Il 25 ottobre 1978 John Carpenter cambiava la storia del cinema horror con “Halloween”, considerato uno dei più importanti cult del genere.
Il film ha avuto molta fortuna anche con i sequel e ora, a 40 anni dall’uscita, Jamie Lee Curtis e Nick Castle sono tornati nei panni dei personaggi che li hanno resi celebri nel film di David Gordon Green. Per celebrare il grande successo di un film intramontabile e in vista della notte di Halloween, ecco una carrellata di curiosità che lo riguardano.
1. Minima spesa, massimo risultato
Per girare il suo film, John Carpenter spese solamente $320,000. Nonostante il budget molto basso, il risultato fu estremamente valido e “Halloween” incassò 70 milioni di dollari. Mica male.
2. Low budget anche per il regista
John Carpenter ha guadagnato solo diecimila dollari per il suo lavoro. In cambio ha avuto totale autonomia sulle scelte stilistiche e tecniche e, inutile dirlo, è stato ripagato abbondantemente non solo in soldi ma in prestigio. Le riprese sono durate solo 20 giorni.
3. Il debutto di Jamie Lee Curtis
All’epoca dell’uscita del film, l’attrice aveva appena 19 anni e un contratto appena avviato con la Universal. “Halloween” l’ha consacrata al successo. In più, Jamie Lee Curtis era la figlia di Janet Leigh, la grande star di “Psyco” di Alfred Hitchcock, che ha influenzato moltissimo le opere di Carpenter. La storia della Curtis si intreccia con quella di Annie Lockhart, che era stata inizialmente considerata per il ruolo di Laurie Strode. La giovane attrice rifiutò la parte, facendo la fortuna della collega.
4. La caduta di Laurie
Per rendere più angosciante la caduta dalle scale di Laurie, Carpenter ha fatto cadere la telecamera dal pianerottolo superiore, tenendola legata con una corda elastica.
5. Il Dr. Loomis
Dopo essere stato rifiutato da Peter Cushing e Christopher Lee, il ruolo è andato a Donald Pleasence. L’attore, tuttavia, non ha capito il film ma decise di accettare la parte per la gioia della figlia, che aveva molto amato il film di Carpenter “Le brigate della morte”.
6. L’inizio alla fine
La prima scena del film è stata, di fatto, l’ultima che Carpenter ha girato. Per via della sua complessità, ci sono voluti due giorni per concluderla. Visti i tempi stretti delle riprese in generale, nel film sono presenti diversi errori che il regista ha lasciato per l’impossibilità di condurre altre riprese.
7. Bob Simms
Il fidanzato di Lynda nel film è interpretato da John Michael Graham. Eccetto una breve apparizione in “Grease”, dopo “Halloween” l’attore non ha più preso parte a nessun film. Per la sua parte era stato contattato Dennis Quaid, che però aveva altri impegni lavorativi e non potè accettare. P. J. Soles, l’attrice che interpretava Lynda, era all’epoca la fidanzata di Quaid, in seguito i due si sposarono (e divorziarono, nel 1983).
8. La California e le palme
Il film è ambientato in Illinois ma è stato girato da tutt’altra parte: a Pasadena e Hollywood, quindi in California, per rendere tutto più facile. Per ricreare le atmosfere autunnali, Carpenter e Dean Cundey hanno dovuto fare di tutto per evitare di inquadrare le palme durante le riprese. Inoltre, “Halloween” è stato girato in primavera (e, ricordiamolo, in California): per ricreare l’autunno sono stati utilizzati sacchi di foglie marroni, sparse in giro con l’aiuto di ventilatori giganti. Non serve un occhio attento per notare che gli alberi nelle strade, invece, sono verdi e molto primaverili.
9. Il capitano Kirk
Uno dei fun fact più celebri su “Halloween” riguarda la maschera di Michael Myers, diventata l’emblema del film. Considerato il bassissimo budget per produrre il film, Tommy Lee Wallace andò a comprare una maschera del Capitano Kirk (Star Trek) in un negozio. Tolse le sopracciglia e le basette, la ridipinse di bianco et voilà. Ne venne fuori una maschera ormai divenuta leggendaria. Il fatto che quella originaria non somigliasse molto a William Shatner fu sicuramente d’aiuto.
10. La paura su una scala da 1 a 10
Come accade nella maggior parte dei film, le riprese non sono state condotte seguendo l’ordine cronologico delle scene. Per questo motivo, Jamie Lee Curtis e John Carpenter hanno adottato un sistema per rendere più efficace l’interpretazione dell’attrice. Il regista le diceva quanto doveva essere spaventata su una scala da 1 a 10. Prima di girare la scena, Carpenter dava il numero alla Curtis che si preparava, di conseguenza, ad essere più o meno terrorizzata.