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300 mila euro da parte di LabelLove alla Sony

Non è stato di certo un mese positivo per la Sony e in linea generale per la musica visto i recenti scontri di Londra. Momentaneamente sembrerebbe che la situazione si sia risolta nel modo migliore ma purtroppo la distruzione del materiale di varie etichette discografiche indipendenti situato all’interno del magazzino della Sony rimane un fatto molto gravoso.

Proprio poche ore fa, però, ci giunge una notizia davvero rincuorante e positiva per la stessa casa discografica che, ricordiamo, per i danni subiti ha deciso di pubblicare solo online il singolo della band inglese degli Arctic MonkeysThe Hellcat Spangles Shalalala”.

La notizia riguarda un fondo monetario istituito proprio per sovvenzionare la ricucita della situazione dopo i disastri occorsi. L’AIM, Associazione per la Musica Indipendente insieme alla casa distributrice PIAS, in associazione con altri fondi internazionali, ha istituito un budget di 250.000 sterline, circa 300.000 euro proprio per aiutare le etichette che durante il rogo del magazzino della Sony hanno avuto dei danni.

Gli artisti che hanno subito il “falò” dei propri dischi o singoli sono stati davvero tanti da Adele passando per i The National fino agli Oasis e i già citati Arctic Monkeys che sembrerebbero essere quelli che ci hanno rimesso maggiormente. Ricordiamo infatti che il singolo, già citato in precedenza, e facente parte dell’ultimo disco della band rivelazione degli ultimi anni, sarà disponibile solo online dal 15 agosto.

Sony Enfield
Magazzino della Sony distrutto dalle fiamme

Lo scontro tra manifestanti e polizia, durante le giornate del 9 e 10 agosto, aveva infatti causato l’incendio che ha ridotto ad un macero di ceneri l’edificio di tre piani, di proprietà della Sony, nella zona di Enfield.

Il portavoce della Sony, nelle ore seguenti all’incendio, aveva spiegato che sicuramente ci sarebbe stato un grave danno monetario, economico e d’immagine. Inoltre, nei giorni seguenti è stato appurato che vi saranno inevitabili riscontri negativi nelle consegne di dvd e cd.

LabelLove
LabelLove

Sicuramente il fondo monetario sarà solo una piccola toppa in un mare di danni causati: il magazzino della Sony a Londra, si ricorda, era l’unico in tutta la Gran Bretagna. La campagna di aiuto di fondi chiamata LabelLove mira proprio ad aiutare le circa 200 etichette indipendenti coinvolte che al momento dichiarano di aver subito un danno per ora irreparabile.

Sul sito LabelLove si trova l’indirizzo di Twitter a cui riferirsi ma anche tutte le varie coordinate per fare personalmente un’offerta. Uno degli organizzatori della campagna, Dan Salter ha dichiarato: We’ve been amazingly inundated with offers of help and support on this idea, and we are going to concentrate on trying to organise a series of live events to help this cause. Based on the offers we’ve had already, this is looking likely.”

In particular modo ricordiamo che l’account di Twitter della campagna d’aiuto è il seguente @_label_love mentre l’hastag #labellove deve essere utilizzato esclusivamente dai fan che vogliono far sentire la propria voce e il proprio support all’interno progetto. Il musicista Dan Le Sac, a riguardo, ha cosi dichiarato via Twitter “I’d sell a kidney for independent music, without passionate people doing it for love, I would still be behind the counter of HMV. #labellove”

L’etichette discografiche stanno ancora facendo il bilancio delle perdite e sul sito di LabelLove si può leggere, ad esempio, che la casa discografica Rubyworks ha perso nel rogo circa 10.000 dischi. Il manager Roger Quail ha dichiarato che tutto questo è stato un colpo devastante per tutta la comunità delle etichette discografiche indipendenti. Roger Quail ha inoltre aggiunto, che il supporto dei fan e dei fondi delle associazioni sono una cosa davvero positiva e mostra l’affetto di tutto il mondo musicale che si stringe attorno alla tragedia. Rubyworks e l’etichetta satellite Model Citizen stanno inoltre svendendo al prezzo di 4,49 sterline molti dischi su iTunes proprio per far fronte alle perdite.

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