Gli U2 salutano l’Italia e con essa il Tour Europeo del 360 Tour 2010 dopo il concerto di ieri allo Stadio Olimpico di Roma. Bono e soci, dopo aver aperto la scaletta dei brani con “Beautiful Day“, ricorda la prima volta che la band è stata al Flaminio nel 1987: “noi ci siamo innamorati di Roma e Roma si è innamorata di noi…“.
L’Olimpico ha accolto ieri oltre 75 mila persone e gli U2 al solito hanno regalato il meglio di una performance nuovi brani inseriti in scaletta e nuovi tributi, come a Roberto Saviano che sulle note di “Sunday Bloody Sunday” ringrazia lo scrittore e lo definisce a “Beautiful Spirit“, o il tributo ai ragazzi di Theran e a Aung San Suu Kyi alla quale dedica “MLK” seguita da “Walk On” e il ringraziamento di Bono alla sua band “grazie amici per la vostra pazienza […] Sono fortunato a lavorare con i miei migliori amici“.
Tra luci e colori di un “The Claw” in grado di incantare chiunque, Bono si muove meno del solito, reduce forse ancora dell’infurtunio subito lo scorso Maggio, ma poco importa, bastano i primi brani a capire subito che gli U2 hanno il potere di ipnotizzare chiunque ne prenda parte. Da “No line on the horizon” arrivano “Get on your boots” e “Magnificent”, da “Achtung baby” “Mysterious ways” e “Until the end of the world”, da “All that you can’t leave behind” “Elevation” e “In a little while”. Ritornano brani storici come “Bad” intrecciata in chiusura dalle note di “All I Want Is You”, “Miss Sarajevo” in cui l’estensione vocale di Bono raggiunge l’apice, “One”, brano introdotto da un video di Desmond Tutu.
L’omaggio dei fan degli U2 arriva con “I Still Haven’t Found What I’m Looking For” gli spalti si colorano di cartelli rossi, bianchi e verdi con Bono che ringrazia urlando: “Viva l’Italia!“. E’ invece Su “Where the Street have no name” che il The Claw ci regala le immagini di 4 giovani dublinesi che si apprestavano a diventare la band più amata di tutti i tempi.