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La musica fa 80 – I Bronski Beat

Siamo arrivati al quinto appuntamento della nostra rubrica “La musica fa 80” e anche stavolta ci troviamo in Inghilterra, per presentarvi la storia di un trio che è diventato grazie alle sue canzoni il portabandiera della questione omosessuale che in quegli anni stava nascendo in Europa e nel mondo. Ecco a voi i Bronski Beat.

I Bronski Beat
I Bronski Beat sono stati un trio di enorme successo di synth pop inglese: nati nel 1983, erano composti dal cantante Jimmy Somerville e da Steve Bronski e Larry Steinbachek alle tastiere, percussioni e cori. Il loro debutto, nel 1984, è da considerarsi a dir poco esplosivo: lanciano il singolo “Smalltown Boy“, la storia di un ragazzo allontanato dalla propria famiglia e dal proprio paese per il suo essere gay. Il pezzo raggiunge il terzo posto nelle classifiche di vendita del Regno Unito e nel video che lo accompagna si vede lo stesso Somerville che lascia in treno il villaggio in cui è nato e come in un flashback ripercorre la sua vita, dall’aggressione da parte di un gruppo di ragazzi omofobi alla riconsegna da parte della polizia alla propria famiglia in un contesto in cui, anziché la parte della vittima, ricopriva quella del colpevole. Il video e la canzone fanno del trio un punto di visibilità e riferimento per la questione gay nel Regno Unito (tutti i tre i componenti della band sono gay) ed anche il singolo successivo “Why?“, molto più energico rispetto al precedente, affronta i temi del pregiudizio antiomosessuale, raggiungendo anch’esso la Top Ten. Alla fine del 1984 vede la luce l’album “The Age of Consent“, provocatoriamente chiamato così in ricordo delle “età del consenso”, ovvero le età oltre le quali, secondo l’ordinamento giuridico dei diversi paesi, l’omosessualità tra uomini cessa di essere considerata reato: in Inghilterra, quando fu pubblicato il disco, tale età era di 21 anni, tra le più alte del continente. Dall’album viene estratto anche un terzo singolo, “It ain’t necessarily so“, cover di un classico di George and Ira Gershwin, ed entra tra i primi 20 singoli venduti: da notare che gli assoli di clarinetto del brano sono eseguiti da Richard Coles, con cui Somerville, all’abbandono del trio, formerà il duo The Communards. Nel 1985 i Bronski Beat pubblicano, insieme a Marc Almond, una versione del classico di Donna Summer “I Feel Love“, che raggiunge la terza posizione nelle classifiche inglesi, eguagliando il successo di “Smalltown boy”. Poco dopo Jimmy Somerville lascia il gruppo e, insieme a Richard Coles, nel 1986 torna in testa alle classifiche di vendita con una versione di “Don’t leave me this way“. I Bronski Beat sostituiscono Somerville nel ruolo di cantante con John Foster, dalla voce più grave e meno provocatoria, e riescono a produrre un album, “Truthdare Doubledare“, e a mettere in classifica il singolo “Hit that perfect beat“, prima di sciogliersi. Nel 1995 esce a nome loro una raccolta di materiale riedito ed inedito dal titolo “Rainbow Nation“.

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