Mancavano dall’Italia da troppo tempo ed è lo stesso frontman dei Foo Fighters a riconoscerlo, pronunciando le seguenti parole: “Com’e’ possibile che abbiamo aspettato così tanto a tornare in Italia? Dovremmo venirci ogni due mesi!”
Saremmo orgogliosi di ospitare la band così spesso; gli anni d’attesa e di assenza si sono davvero molto sentiti e il gruppo ha regalato un momento musicale ottimo, non deludendo le altissime aspettative a riguardo. Da mesi si stava parlando di questa attesa esibizione che s’è ulteriormente infuocata anche per le recenti dichiarazioni di Dave Grohl e i ricordi legati al suo gruppo storico, i Nirvana. Come abbiamo avuto modo di documentare più volte, Grohl può essere considerato un unicum nel panorama musicale attuale, incarnando una delle personalità più affascinanti e sane del rock.
Il Rock in Idrho 2011 è stato un successo di pubblico e di giudizi: i parerei dei presenti sono per la maggior parte positivi e l’atmosfera creata in particolar modo dai Foo Fighters è stata descritta come “indescrivibile”, gioco di parole necessario.
Arrivati di buon ora all’arena di Rho fiera, i Foo Fighters sono apparsi gente comune, vestiti come di consueto con t-shirt all’americana e contraddistinti dall’aria trasandata in grado di renderli da subito simpatici, quasi alla portata di tutti i fan li ad aspettarli.
Quando Dave Grohl e soci sono usciti sul palco il pubblico è letteralmente esploso: urla e applausi che si sono sentiti a chilometri di distanza subito colmati dall’iniziale “Bridge Burning“. A scaldare l’atmosfera, ancor di più, c’ha pensato “Rope” uno dei brani più riusciti dell’ultimo disco “Wasting Light“. La quarta canzone della loro esibizione è stata “My Hero” e sulle note di una delle più conosciute canzoni dei Foo Fighters, il pubblico s’è proprio emozionato.
Come abbiamo annunciato ad inizio articolo, Grohl si è mostrato affabile, simpatico e soprattutto umile: le scuse per la prolungata assenza dall’Italia non si sono fatte attendere ma i Foo Fighters hanno ripagato l’attesa di anni con una performance davvero inattaccabile.
Il suono è apparso perfetto e il feeling fra i componenti è qualcosa d’impensabile per molti gruppi sulla scena ma, non per loro, che capitanati da un Dave Grohl in ottima forma è apparso divertito e sorridente. La performance si è svolta su un palco volutamente scarno con solo qualche luce d’atmosfera che richiamava l’attenzione sul palco. Vista la quantità di pubblico, vi erano anche due maxischermi, proprio come al concerto dei System of a Down per riprendere maggiormente da vicino l’esibizione. Grohl e soci appaiono muoversi come star consumate e in grado di ricreare un sound sperimentale ma al contempo collaudato, divertendosi e facendosi trascinare dall’empatia dei fan durante la performance.
Di seguito ecco la scaletta ufficiale dell’esibizione dei Foo Fighters:
- Bridge Burning
- Rope
- The Pretender
- My Hero
- Learn To Fly
- White Limo
- Arlandria
- Breakout
- Cold Day
- I’ll Stick Around
- Stacked Actors
- Walk
- Monkey Wrench
- Let It Die
- Generator
- Times Like These
- Young Man Blues (Mose Allison cover)
- This is a call
- Best of You
- Skin And Bones
- All my life
- Tie Your Mother Down (Queen cover)
- Everlong
La band ha proseguito la performance ad oltranza e, come ha detto lo stesso Grohl facendosi amare da subito: “Si suona finché non ci dicono che dobbiamo smettere”. La cover dei Queen “Tie Your Mother Down” ha ancora una volta avuto il potere di emozionare e stupire i fan che sono tornati a casa felici e soddisfatti per uno dei migliori concerti di quest’anno. I Foo Fighter, attesi come ben pochi altri gruppi, hanno colmato l’attesa in modo emblematico e l’inno urlato da Dave “Is someone getting the best, the best, the best, the best of you?” è un ritornello che resterà ben presente, per molto ancora, nella memoria dei fortunati presenti.
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