Continuiamo la nostra rubrica aperiodica sulle cover e sui tributi di celebri brani della musica internazionale pescando stavolta un brano piccolo ma conosciutissimo: “Please, please, please let me get what I want“.
“Please, please, please let me get what I want” è un brano musicale del gruppo rock britannico The Smiths, pubblicato nel 1984 come B-side del singolo “William, It Was Really Nothing” e successivamente inserito nelle raccolte “Hatful of Hollow” e “Louder Than Bombs“.
Questo brano ha avuto un enorme successo sia cinematografico che pubblicitario: è stato infatti incluso in moltissime colonne sonore, tra cui quella dei film “Bella in rosa“, “Il quiz dell’amore“, “Una pazza giornata di vacanza” e anche nel film “Mai stata baciata“, anche se qui non fu inserita nella colonna sonora ufficiale. E’ stata inoltre la famosa musica di uno spot pubblicitario di una celebre birra.
Sentiamo il pezzo originale.
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Molti artisti nel corso del tempo si sono cimentati con questo pezzo, ed alcuni di essi sono famosi ed insospettabili. Ma andiamo con ordine.
La prima cover che andremo ad ascoltare è quella dei Muse, che la rendono alla loro maniera, storpiandola ed elettrificandola: il risultato è particolare e non del tutto eccelso, se si conta che perdiamo i fantastici arpeggi di chitarra di Johnny Marr.
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La seconda cover che affrontiamo è quella degli She & Him che la cantano nella colonna sonora del film della Disney “Sky High – Scuola di superpoteri”; la canzone diventa una ballata da prom night degli anni ’50 raggiungendo una sorta di dimensione onirica molto particolare.
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Per la terza cover scivoliamo in un terreno un po’ particolare ed andiamo a sentire la versione di Amanda Palmer, ex cantante delle Dresden Dolls: versione live, molto particolare, solo tastiera e voce. A suo modo da brividi.
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Come quarto pezzo, tra le decine di scelte possibili, ho scelto i Deftones, un gruppo alternative metal americano che ha completamente digerito il pezzo degli Smiths reinterpretandolo poi nel suo stile, fatto di riff di chitarra cattivi, di voci sporcate e di bellezza.
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Siamo alle ultime due cover: come penultima andiamo ad ascoltare la versione strumentale dei Dream Academy utilizzata come colonna sonora per il film “Una pazza giornata di vacanza”.
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Come ultima scelta tra la miriade di cover fatte di questo pezzo, tra quelle possibili, ho scelto i Clayhill, che hanno rallentato musicalmente la canzone dando una sterzata di folk intimista al pezzo, scelto come colonna sonora del film “This is England”.
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Qui finisce la nostra solita piccola carrellata, vi invitiamo come sempre a segnalarci quale secondo voi sia la cover migliore.
Alla prossima puntata, questa volta alle prese con una canzone italiana.