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Caparezza suona bene all’Auditorium di Roma

Si è conclusa sabato con l’esibizione di Caparezza all’Auditorium Parco della Musica di Roma la kermesse musicale “La puglia suona bene“, che ha portato nella capitale i maggiori rappresentanti delle sonorità pugliesi.
In un insolito scenario Michele Salvemini in arte Caparezza, ha messo in scena il suo Eretico Tour frutto dell’ultimo lavoro “Il sogno eretico“.

Nella sala Santa Cecilia, l’artista pugliese ha dato libero sfogo alle sue doti teatrali mettendo in scena uno vero e proprio spettacolo fatto di effetti speciali, luci, costumi e sketch che hanno accompagnato ogni pezzo sottolineandone il significato attraverso metafore e battute taglienti.
Il concerto si apre con Caparezza nei panni di Babbo Natale in un clima “gelido” con la neve che cade sul palco e che da il via al pezzo di apertura “Ilaria Condizionata” facente parte del suo penultimo album. Inutile cercare di star seduti, l’intera sala si alza e nonostante la location “seriosa” i fans del Capa non sembrano essere intimiditi e continueranno a saltare e ballare per tutta la durata del concerto.

Il pezzo successivo introduce il tema del tour “Gli eretici” e sulle note di “Sono il tuo sogno eretico” Caparezza ci spiega il suo amore per gli eretici ovvero coloro che si sono ribellati alle regole, pagando con la propria vita e non piegandosi al volere altrui.
Subito dopo sul palco compare un enorme dito medio, ad introdurre la canzone “Il dito medio di Galileo“. Caparex ci spiega che nel museo della scienza di Firenze è conservato il dito medio di Galileo Galilei, l’uomo che dovette rinunciare alle sue teorie di eliocentrismo per non essere arso, ma che sembra abbia lasciato, con il suo dito, un messaggio molto esplicito.

Si va avanti e gli sketch si susseguono facendo sembrare le canzoni quasi un intermezzo. Caparezza si esibisce in quasi tutti i pezzi dell’ultimo album accompagnando ognuno di essi con un’ambientazione diversa portando sul palco una ghigliottina per il pezzo omonimo oppure indossando le vesti di Topolino nel lungometraggio “Fantasia“, durante la canzone “Popolino“, ricca di metafore ed allussioni.
Legalize the premier“, “Goodbye Malinconia“, “Ti sorrido mentre affogo” sono pezzi tratti dall’ultimo suo lavoro nei quali il Capa si esibisce fino ad arrivare al pezzo che ha di sicuro emozionato di più la platea. Con “Non siete Stato voi” Michele ci offre la sua parte più tagliente e diretta che condanna ogni forma di corruzione di quegli uomini che si fanno chiamare Uomini di Stato, ma che della parola Stato non ne conoscono nemmeno il significato. Il pezzo si conclude con la scritta “La legge è uguale per tutti” e con un applauso che rende merito alla genialità del cantautore pugliese.

Il concerto prosegue con altri pezzi tratti dall’ultimo album come “La fine di Gaia” e “Kevin Spacey” nei quali l’intera band si esibisce in simpatici siparietti che introducono i pezzi combattendo contro il “Dio Erettile” che chiede sacrifici umani e mettendo su una versione Caparezziana dei Award, i Capawards per la consegna di oscar fantomatici su film improvvisati.
Arriva anche il momento dedicato ai fans più accaniti ed anche più anziani del cancante, se pensiamo che il primo album dell’artista dalla capa “rezza” (crespa) è stato pubblicato 11 anni fa. Installato così un mixer fatto di grammofoni Caparezza si diverte a far indovinare al pubblico pezzi vecchi.
Si prosegue con alcuni dei pezzi più famosi dei lavori precendi del Capa come “Tutto ciò che c’è” ed “Io vengo dalla luna” in cui l’intera band si ispira a Strar Treck ribbattezzato Strar Rezz e “Vieni a ballare in puglia” durante il quale la sala esplode letteralmente.

Il concerto si chiude con un il pezzo “Follie Preferenziali” facente parte del secondo album dell’artista pugliese che ha offerto più di due ore di puro spettacolo ed intrattenimento ad un pubblico a cui la sala Santa Cecilia stava decisamente stretta!

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