L’ex bassista dei Weezer, Mikey Welsh, è stato trovato morto ieri, 8 ottobre, nella sua stanza d’albergo a Chicago. Il bassista, ritrovato esanime dal personale d’albergo, aveva 40 anni. Ancora sono sconosciute le cause che hanno portato al decesso, ma le prime indiscrezioni parlerebbo di un abuso di sostanze narcotiche. Si attendono quindi i risultati dei test tossicologici, secondo l’autopsia eseguita domenica 9 ottobre, che potrebbero arrivare tra circa sei settimane.
A dare ufficialmente annuncio della sua morte è stata la famiglia tramite i social network Twitter e Facebook:
“Siamo profondamente addolorati nel darvi annuncio che Mickey Welsh è improvvisamente scomparso. Sarà per sempre ricordato come un padre affettuoso, un artista e un amico. Possa egli riposare in pace”. Anche i compagni della sua ex band, i Weezer, hanno lasciato un post sul loro Twitter ufficiale: “Siamo scioccati e profondamente rattristati per la terribile notizia, il nostro amico e compagno @ mikeywelsh71 è deceduto. Ti amiamo Mikey”.
Mikey Welsh era entrato a far parte dei Weezer nel 1998, in seguito all’uscita dal gruppo di Matt Sharp. Il bassista ha suonato nel disco “The Green Album” del 2001 che include le hit “Island In The Sun” and “Hash Pipe”. Lo stesso anno Welsh ebbe un crollo mentale che lo portò a tentare il suicidio prima e l’abbandono della band dopo. Ultimamente si era dedicato all’altra sua passione, la pittura.
Sembra che Mikey Welsh, il 26 Settembre scorso avesse lasciato un post sul suo Twitter ufficiale in cui scriveva: “Ho sognato di morire la settimana prossima a Chicago, (sarò colto da un infarto nel sonno) bisogna che faccia testamento oggi”.
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