C’è chi lontano dalle scene proprio non ci sa stare, chi vive la musica non come un semplice lavoro ma come una passione da cui non riescono a stare lontani. Come i My Chemical Romance. Band punk americana che ha avuto il suo momento di lustro 5 anni fa con il loro quarto album “The Black Parade”, sono usciti un anno fa con il loro quinto lavoro “Danger Days: The True Lives of the Fabulous Killjoys” e si sono dedicati ad un tour negli Stati Uniti che pareva averli impegnati molto, troppo. Tanto che avevano dichiarato che per un po’ si sarebbero goduti un periodo di vacanza in quanto My Chemical Romance, buttandosi a capofitto in side-projects. Il chitarrista Frank Lero (impegnato nel progetto parallelo Leathermouth) aveva infatti dichiarato non molto fa: “Certo, posso intuire che anche gli altri ragazzi della band abbiano voglia di fare qualcosa per proprio conto: sono dei talenti incredibili, e mi piacerebbe moltissimo vederli apprezzati anche per quello che saprebbero fare da soli. Credo comunque che, anche se si cimentassero in side project, poi ritornerebbero ai My Chemical Romance”. E invece, dopo appena un mesetto da questa dichiarazione d’intenti, ecco che fanno un passo indetro. Dalle pagine di Rolling Stone emerge la news, che vogliono continuare a lavorare assieme. E’ ancora Frank Lero a parlare: “Penso che faremo uscire della nuova musica, o per lo meno penso che ci lavoreremo su fino alla fine dell’anno, e spero vivamente che qualcosa possa uscire entro la prossima estate”. Questo tira e molla è ben motivato, c’è (a questo punto c’era) aria di crisi nella band: al tempo della prima dichiarazione di Lero, i ragazzi avevano appena scoperto che il batterista Mike Pedicone aveva rubato soldi al gruppo. Possiamo immaginare la reazione degli altri compagni, è ben comprensibile che volessero allontanarlo e che la band, nell’attesa avesse intenzione di dedicarsi ad altro. Ma il sereno sembra tornato in casa My Chemical Romance: Pedicone si batte il petto in un mea culpa, ma si giustifica dicendo che non voleva i soldi per sè, ma stava cercando di dimostrare che un membro del loro staff aveva intenzione di fregarli. E c’è da capirlo: il passo da suonare la batteria allo spionaggio è brevissimo. Come un moderno James Bond ha tentato di incastrare il nemico e invece è rimasto fregato. C’è da credergli per davvero? Io personalmente faccio un po’ fatica, ma se gli altri della band lo hanno tenuto con loro e hanno deciso di continuare a lavorare assieme, evidentemente era nel giusto. Quindi, tour agli sgoccioli, un po’ di riposo e poi sotto di nuovo a scrivere e suonare. In effetti cosa c’è di meglio della musica per superare le avversità e fare pace? Bravi MCR, volemose bene!