Si è conclusa con la vittoria di Arianna Cleri la terza edizione di Io Canto, il programma di canale 5 condotto da Gerry Scotti sotto la direzione artistica di Roberto Cenci che offre a giovanissimi talenti l’opportunità di fare i primi passi nel mondo della musica facendoli conoscere al grande pubblico attraverso l’esibizioni settimanali in prima serata. La quindicenne di Fermignano ha avuto la meglio sugli altri giovanissimi concorrenti battendo anche Alessandro Casillo, amato dalle ragazzine e favorito alla vigilia.
Alessandro Casillo si porta comunque a casa il Premio Bravo Bravissimo, assegnatogli dalla giuria tecnica presente in studio, che gli consentirà di seguire un corso avanzato di canto presso il CET di Mogol. Premiati anche nell’ambito del Premio Mogol, Alessandro La Cava, Alessia Labate, Enrico Nadai e Rachele Amenta.
Dopo Christian Imparato che ha vinto la prima edizione del talent e Benedetta Caretta che l’anno scorso si è aggiudicata la vittoria, anche Arianna Cleri riceverò in regalo la possibilità di partecipare ad uno stage formativo negli States presso la New York Film Academy.
La vittoria di Io Canto 3 non è però l’unico risultato raggiunto dalla giovanissima cantante nata ad Urbino il 20 ottobre del 1996, che pubblicherà il suo primo disco solista grazie al premio assegnatole dalla Fondazione Q: Red Canzian dei Pooh, direttore artistico della Fondazione, e il comitato culturale della stessa, formato, tra gli altri, da Elio Fiorucci, Luca De Gennaro, Vera Slepoj, Danila Satragno e Claudio Ferrante hanno scelto la giovane Arianna come l’artista da affiancare e sostenere nella pubblicazione di un album: la fondazione produrrà il suo primo progetto discografico senza fini di lucro, curandone la realizzazione e la ricerca del repertorio e garantendo il massimo della professionalità musicale.
Sulla Fondazione Canzian spiega: “Ho scelto la lettera Q, come qualità, anche perché ho immaginato il suo cerchio come se fosse il mondo dello spettacolo e della musica, dentro al quale vorrei portare chi merita. La gambetta della Q (in particolare quella disegnata nel logo della fondazione) sarà il ponte che useremo per entrare in quel… cerchio “magico”.”