E’ che tutti noi ci rispecchiamo in qualcosa che infondo ci permette di raccontarci e raccontare. Una storia, una vita, un’attimo…o un’eternità. Non importa. La nostra attrazione verso tutto ciò che ci rispecchia è direttamente proporzionale all’onestà con la quale ci raccontiamo gioie e dolori, vittorie e sconfitte, alibi o ragioni, emozioni e pensieri. Ed il bello è che a volte a raccontare non siamo noi direttamente, ma una canzone – o più canzoni, forse un intero album! – la cui magia risiede proprio nell’amplificare quello che già abbiamo dentro ma che non riusciamo ad esprimere. E così, nascono quelle affinità tra persone, quelli isole in un variegato universo che trovano un punto d’incontro. E l’alchimia di tutto ciò prescinde da chi è capace di crearla. Perchè o la si avverte, o niente.
E torniamo così a parlare del nuovo lavoro di Bruce Springsteen, “Wrecking Ball”. Abbiamo già parlato del tour mondiale che toccherà l’Italia in 3 occasioni (7 Giugno Milano, 10 Giugno Firenze, 11 Giugno Trieste), abbiamo già svelato le tracce del nuovo lavoro (in totale 11) abbiamo, ancora, pubblicato il video ufficiale del primo singolo estratto che da il nome all’omonimo album “We Take Care of Our Own”; discusso poi ampiamente della presentazione che il Boss ha tenuto al Teatro Marigny di Parigi in occasione della presentazione ufficiale del nuovo album ed abbiamo, infine, svelato il contenuto di altri due inediti estratti rispettivamente “Easy Money” e “Schackled and Drawn”.
Ed oggi tocca ad un nuovo inedito: “This Depression” precisamente la sesta traccia dell’album. Le ragioni che ruotano attorno al concepimento del nuovo lavoro sono essenzialmente una denuncia più psicologica che sociale, circa il precariato che invade l’America odierna, la distanza dunque da quello che è considerato il sogno americano con la triste realtà e le ripercussioni che ognuno può subire a livello personale. A ragione di tutto ciò, troviamo le stesse parole del Boss che ci spiega senza mezzi termini che le esperienze di vita adolescenziale si ripercuotono ancora nei suoi lavori, oggi più di ieri. Ha subito molto la situazione di un padre sempre in affanno nel cercare un lavoro dignitoso ed una madre che lavorava sodo per portare a casa “un pezzo di pane”. Questa contrapposizione tra figura paterna e materna ha fatto si che egli stesso subisse un certo ridimensionamento della figura maschile, a discapito di quella femminile.
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