Finalmente siamo alla resa dei conti.O almeno così si chiude un ciclo o meglio, se ne apre uno nuovo. Già da tempo si vociferava su una reunion degli amati Rolling Stones dopo che, proprio quest’anno, precisamente il 12 Luglio, si festeggia il cinquantesimo anniversario dalla prima apparizione del gruppo inglese che ha incarnato una generazione. Chi lo dice?! Parola degli stessi Mick Jagger e Keith Richards, le due “prime donne” del gruppo che hanno rilasciato, in sede separata, due interviste alla testata americana Rolling Stone.
Alcune fonti dell’entourage della band inglese hanno fatto sapere che al momento esiste un non definito ma reale itinerario geografico circa il prossimo tour mondiale che dovrebbe, per l’appunto, rivedere sul palco quel gruppo di ragazzi che ha composto un inno destinato a diventare un capolavoro mondiale come “(I can’t get no) Satisfaction” (ma non solo questo). E sembra molto più concreto parlare di una reunion del 2013 – in occasione cioè del cinquantunesimo anniversario – dal momento che i singoli membri sembrano impegnati per alcuni lavori da solisti.
Rolling Stones | © Theo Wargo/Getty Images
A dare un tono a tutta la faccenda, sono ancora una volta, i promoter contattati per l’occasione che non smentiscono la notizia ma restano bene all’erta nel non rilasciare altri informazioni in quanto l’operazione è ancora “secret” . Le location alle quali si sta pensando restano ancora sconosciute ma si pensa comunque a club o teatri, luoghi in grado di ospitare poche migliaia di persone a concerto creando così un’atmosfera più familiare, proprio in linea con quello che fu il fenomeno Stones negli anni ’60.
Infine, lo stesso Richards non ha remore nell’ammettere che negli ultimi anni i diversi membri del gruppo si sono incontrati più di una volta in sala di registrazione dando vita a molte jam session con il ritorno di Bill Wyman, il bassista che uscì di scena nel 1992 e con il quale sembra si siano riallacciati i contatti nel corso degli ultimi mesi. E, forse, sul palco ritorveremo anche lui.
Parola di Mick Jagger e Keith Richards.
