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E’ morto Jim Marshall, il mondo del rock saluta l’uomo amplificatore

E’ una costante nella storia del rock’n’roll. Nulla di ciò che appare è come sembra. Eppure oggi si piange la scomparsa di Jim Marshall, inventore dell’omonimo amplificatore destinato a tracciare una storia nel mondo della musica rock. Nato nel 1923 ad Acton ad Ovest di Londra ha avuto un’infanzia molto travagliata, a tal punto che non ha mai ricevuto un’educazione scolastica costante e fu esente dal servizio militare per una tubercolosi ossea che gli fu diagnosticata quando era ancora in erba.

Intraprese così prima la carriera da cantante, per dedicarsi poi allo studio delle percussioni (ed in particolare della batteria) e riuscì anche con i primi guadagni ad aprire un negozio ad Hanwell (nella contea londinese) specializzato nella vendita delle componenti per batteria, compresi piatti e tamburi. Maestro eccellente di batteria (tra gli allievi ricordiamo Mitch Mitchell – The Jimi Hendrix Experience e Mickey Waller – Little Richard) ma come egli stesso racconta nel suo negozio erano soliti presentarsi un bel numero di chitarristi quali ad esempio Ritchie Blackmore , Jim Sullivan e Pete Townshend ma anche Eric Clapton i quali gli chiedevano come mai non vendesse nè chitarre nè articoli complementari alle stesse.

Jim Marshall

In quel momento così decise di amplificare, per l’appunto, non solo la gamma di oggetti per chitarra preposti alla vendita, ma decise di concepire un amplificatore valvolare per chitarra elettrica sul modello dei costosissimi Fender importati dall’America. In quel momento nacque la storia degli amplificatori Marshall che ad oggi celebrano il loro cinquantesimo anno di attività, ma che commemora anche la scomparsa del suo fondatore.

Suggestive le immagini del muro di amplificatori Marshall presenti ai concerti rock quali ad esempio quelli di Jimi Hendrix, Jane’s Addiction, The Darkness, Kiss, Slash, AC/DC ecc. che destano sempre un certo effetto nel vederli; figuriamoci poi nel “gustare il suono”. Per celebrare il cinquantesimo anno di attività l’azienda con sede a Londra aveva provveduto a studiare una linea di amplificatori da immettere nel mercato in edizione limitata, uno per ogni decennio di attività: i modelli in questione sono JTM1, JMP1, JCM1, DSL1, JVM1 di cui solo il primo ha la scritta in stampatello, rimpiazzata poi negli anni ’70 dalla famosa scritta in corsivo che rappresenta la firma di Jim Marshall. Saranno anche commemorativi ad un uomo che come pochi ha amplificato il suono di una chitarra elettrica. E quei suoni, per fortuna, sono arrivati fino a noi. Lunga vita a Jim Marshall!

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