A poco più di una settimana dall’uscita del nuovo album di Cesare Cremonini, “La Teoria dei Colori“, disponibile nei negozi di dischi il prossimo 22 Maggio (e già ai vertici della classifica di iTunes in pre- ordine), il musicista bolognese si concede alla stampa per presentare la sua ultima fatica discografica, raccontando i retroscena, gli stimoli e le emozioni che sono alla base di questo disco. Un lavoro maturo e personale, che sancisce definitivamente la crescita di un’artista che, a tredici anni dal suo esordio (considerando l’esperienza iniziale con i Lunapop), è riuscito a farsi spazio nel circuito musicale del nostro paese e ad conquistare un posto importante all’interno della tradizione cantautorale italiana.
“La Teoria dei Colori” è un album autobiografico in cui Cremonini, attraverso le 11 canzoni che compongno il cd, affronta il tema dell’amore, un sentimento di cui molto spesso si avverte la mancanza, mostra con chiarezza e semplicità la realtà delle emozioni, che a volte possono rivelarsi anche molto dolorose. Lo scopo ultimo che l’artista si pone è quello di ricercare in ogni brano un pezzo di verità, grazie alla forza delle parole. “Quando questo accade è perché sono testi scritti sull’onda di una forte ispirazione, non di testa perché la logica non può arrivare dove possono arrivare invece i sentimenti” – ha detto Cremonini – “E’ lì dentro che c’è la verità della vita. Ed io, infatti, ho bisogno delle canzoni che scrivo perché sono una sorta di autoterapia“.
Ogni singola traccia di questo album rappresenta, dal particolare al generale, una reazione alla realtà che ci circonda, alle negatività di questo periodo, da cui Cremonini non si sente né distaccato né isolato. Nel disco emorgono concetti come la speranza, la resistenza alla pressione che si subisce ogni giorno, l’importanza dell’amore che, anche attraverso un semplice gesto, è capace di regalare attimi di pura passione.
Passando all’analisi del sound dell’album, Cremonini afferma che, dopo aver esplorato nei precedenti lavori diversi territori musicali, alla base delle sue scelte c’è stata la volontà di ricercare suoni più profondi e concreti, realizzando canzoni che potrebbero reggere anche semplicemente piano e voce o chitarra e voce.
Fra gli 11 brani inediti che compongono il disco, menzioniamo “Il sole” con i suoi sofisticati arrangiamenti, “Stupido a chi?” e “I Love You“, caratterizzati da un’impronta più essenziale, “Tante belle cose“, scritta per la colonna sonora dello spettacolo teatrale omonimo di Alessandro D’Alatri e “Amor mio“, composta per il film di Edoardo Gabbriellini “I padroni di casa” con Gianni Morandi, Elio Germano e Valerio Mastandrea. Ma come non ricordare anche il singolo “Il comico (sai che risate)“,
che è tra i brani più trasmessi dalle emittenti radiofoniche, piazzandosi in poco tempo al primo posto del Music Control. Una canzone incentrata sulla figura del comico, il cui ruolo, come dice lo stesso cantante, è fondamentale in ogni luogo, con la sua capacità di sdrammatizzare anche le situazioni più dolorose.
“Il comico è quello che deve farci ridere anche se ha il cuore che piange . La loro è una missione anti-depressiva per la società. Da Totò a Benigni, da Luttazzi fino a Grillo, ogni epoca è stata marcata da comici“.
Per quanto riguarda il tour di promozione al disco, che Cremonini considera diretto frutto delle passate esperienze live e adatto ad essere portato su un palco, bisognerà attendere l’inizio dell’autunno: da Novembre in avanti verrà presentato in giro per l’Italia, “saranno concerti molto colorati” dichiara il cantante.
Cesare Cremonini – “Il Comico (Sai che risate)”
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