Basta guardare la descrizione del profilo ufficiale di Twitter per capire la filosofia di Serj Tankian, personaggio conosciuto soprattutto per la sua permanenza nei System of a Down.
Si presenta così l’artista sul noto sito che ha fatto diventare il cinguettio una moda: “A musician, a poet, a political activist, and most importantly– a human being. New Album Harakiri coming July 10th!”
Di “Harakiri” abbiamo già avuto modo di parlare grazie ad alcune indiscrezioni e dichiarazioni ufficiali rilasciate dallo stesso Serj che, proprio in questi giorni sta organizzando il tour internazionale che lo vedrà protagonista in Italia con una unica data.
L’appuntamento per gli amanti del genere è il 15 ottobre all’Alcatraz di Milano dove Serj Tankian avrà modo di presentare al pubblico “Harakiri”.
La parola, dal suono molto musicale, ha un significato tutt’altro che positivo; “Harakiri”, infatti, è una parola giapponese che indica il rituale del suicidio. Serj è pronto a presentare al pubblico questo attuale e complicato lavoro che segue l’acclamato album del 2010 “Imperfect Harmonies” e “Elect the Dead” del 2007. Il disco è stato autoprodotto da Serj Tankian nel suo studio nella casa a Los Angeles e vede come strumento creativo quello dell’utilizzo dell’iPad. Il supporto della Apple sembra piacere molto all’artista che lo descrive come “uno strumento compositivo per buttare giù i primi schizzi di tre brani dell’album”.
Per quanto riguarda il prezzo del biglietto esso è fissato a 30 euro + diritti di prevendita e ad 35 euro per quanto riguarda l’acquisto del ticket in cassa, la sera dello show. I biglietti saranno in vendita sul sito ufficiale dell’artista il 18 e 19 luglio e su TicketOne a partire dalle ore 10.00 del 20 luglio 2012. Da quanto emerge dal comunicato ufficiale, la prevendita è fortemente consigliata. Il sold out è una situazione ben nota quando si parla di Serj e, gli organizzatori del concerto, in questo caso Live Nation lo sanno bene. Il disco è uscito lo scorso 10 luglio e in generale si possono già leggere alcuni pareri a riguardo, anche se, è il classico lavoro che prevede diversi ascolti prima di poter generare un commento approfondito a riguardo.
Serj ha parlato dell’album con Virgin Radio definendo “Harakiri” il più faticoso e produttivo di tutta la sua vita. Parlando invece delle tematiche e del sound del lavoro, ecco cosa ha detto l’artista in merito:
È un disco veramente molto diverso dagli altri che ho fatto come solista. Suona molto più punk con influenze che vanno dal gotico all’electro ’80, con brani melodici e heavy rock. Dal punto di vista dei testi, abbraccia tutti i generi dal personale, al politico, al filosofico, allo spirituale, all’umoristico, al sentimentale.
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