Quest’oggi si festeggiano i cinquant’anni dei Beatles, con la formazione che tutti noi oggi conosciamo. Si attesta al 18 agosto 1962 il primo live della band con Ringo Starr che aveva già preso parte a diversi live a supporto dei Beatles ma mai in veste ufficiale. Dopo il licenziamento di Pete Best, John Lennon, Paul McCartney e George Harrison hanno chiesto a Ringo Starr di entrare ufficialmente nella formazione e i Beatles sono diventati in breve tempo ciò che oggi è storia della musica. I Beatles, reduci dal provino del 6 giugno ad Abbey Road, si videro contestare dal produttore George Martin proprio Pete Best, non reputato all’altezza della situazione. Il manager Brian Epstein si mosse per trovare un valido sostituto; contattato da John e Paul, Ringo Starr venne convinto ad entrare nei Beatles.
La storia dei Beatles dal 1962 fino agli anni Settanta è ormai diventata leggenda ma, se si graffia la superficie si scoprono alcuni aneddoti interessanti, come il fatto che la prima esibizione di Ringo Starr con i Beatles non fu eccelsa e proprio per questo motivo venne “relegato” a suonare il tamburello e le maracas. Successivamente Ringo divenne una parte fondamentale dei Beatles e fu l’autore di due brani della storica formazione quali “Don’t Pass Me By” e “Octopus’s Garden”. I primi concerti “ufficiali” dei Beatles furono al Cavern Club da allora nominato ovunque nei libri di storia del quartetto. Quest’anno Londra, oltre ai Giochi Olimpici festeggia anche in cinquantesimo anniversario dei Beatles, una se non la band simbolo del XX Secolo.
Quando si parla dei Fab Four, le cifre sono davvero allucinanti: è il complesso musicale di maggior successo commerciale di sempre, primato condiviso con Elvis Presley. Recentemente abbiamo avuto modo di parlare della classifica di Rolling Stone che ha incoronato i loro album fra le prime posizioni in assoluto dei miglior dischi della storia. Una formazione che è stata l’emblema dell’Inghilterra, che ha segnato un’epoca grazie ad un sound unico e ad una moda che è stata seguita nei decenni a venire. Vi sono libri che attestano la storia dei Beatles, altri che li raccontano mediante i loro imprescindibili dischi come “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, “The White Album” e i restati, bisognerebbe citare tutta la discografia ma, ancora una volta, nulla può contro il potere della musica. Nel nostro piccolo noi li ricordiamo con una canzone e una citazione del compositore statunitense Aaron Copland:
“Se volete conoscere gli anni Sessanta, ascoltate la musica dei Beatles”
[jwplayer config=”120s” mediaid=”104507″]