Circa 20 anni fa una vicenda sconvolse e spaccò in due parti l’opinione americana: Damien Echols, Jessy Kelley e Jason Baldwin (conosciuti dalla cronaca come “I Tre di Memphis”) furono accusati di omicidio dopo che la polizia trovò i corpi senza vita di tre bambini di 8 anni a Memphis, negli Stati Uniti, dopo la segnalazione da parte di una guardia carceraria che per prima trovò i corpi dei bambini senza vita. La vicenda fu complessa e difficile da decifrare ma comunque la corte di giustizia suprema dell’Arkansas dopo ricorsi sopravvenuti e repentini decise lo scorso anno (il 19 Agosto 2011) di prosciogliere la pena ai tre concedendo loro la libertà per inesistenza di accuse. Da questa vicenda furono girati due film e molti personaggi dello spettacolo si schierarono contro il principio della pena di morte (che in quel caso fu inflitta a Damien Echols che all’epoca dei fatti era l’unico maggiorenne).
Così nell’agosto del 2010, giusto un anno prima che la Corte Suprema pronunciasse la sentenza definitiva, sul palco del West Memphis Three Rally in Little Rock in Arkansas Eddie Vedder frontman dei Pearl Jam e Natalie Maines frontman dei Dixie Chicks portarono in scena una cover di John Doe (tra i songwriter preferiti di Eddie Vedder) dal titolo “Golden State”. La canzone è un inno alla libertà, un richiamo a quel principio imprescindibile a cui ogni uomo dovrebbe tendere la mano ed il proprio “io”. Un principio che spesso e volentieri viene sotratto ingiustamente per errori giudiziali e per omertà diffusa.
Anche il famoso regista Peter Robert Jackson tramite la sua pagina facebook ha avuto modo di esporre la contentezza circa la decisione assunta dalla Corte Suprema in merito alla liberazione dei tre ragazzi di Memphis, mentre la canzone è possibile scaricarla tramite la piattaforma iTunes ed tramite il sito ufficiale dei Pearl Jam.
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