E’ finalmente arrivato il nuovo singolo dei Linkin Park “Castel of Glass”, terzo brano estratto dall’album “Living Things”, pubblicato lo scorso 26 Giugno per la Warner Bros Records. La band di Los Angeles ha pubblicato il videoclip del pezzo pochi giorni fa sul proprio canale ufficiale di Youtube ed ha ottenuto quasi 3.6 milioni di visualizzazioni. Oltre ad attirare l’attenzione in quanto video di una delle band più famose e seguite al mondo, molto clamore lo sta suscitando per la particolare scelta della sua realizzazione. Chester Bennington e soci hanno infatti deciso di collaborare con la EA, sì, proprio l’azienda che realizza videogiochi, e di inserire alcune scene ed ambientazioni di Medal of Honor: Wafighter.
Un videoclip della durata complessiva di quasi cinque minuti, nel corso dei quali a scene di performance dei Linkin Park se ne alternano altre del famoso videogioco. La collaborazione tra i realizzatori di questo e della band ha preso inizio molto tempo addietro, quando Mike Shinoda, altra voce assieme a Bennington, ha accettato di scrivere due brani per la colonna sonore del sequel di Medal of Honor.
Linkin Park | © Larry Busacca/Getty Images for NARASAd accoglierci un cartello: “Inspired by many true stories”. E’ da qui che ha inizio la storia raccontata in questo nuovo video dei Linkin Park “Castel of Glass”. Affrontano il difficile, spinoso tema dei soldati statunitensi che ogni giorno mettono a repentaglio la propria vita per la patria in paese come l’Iraq o l’Afghanistan.
Un ragazzino che ha perso in guerra il padre e lo ricorda con piccoli oggetti sparsi per la casa, per poi scegliere quello stesso richio per sé, i Linkin Park al completo che suonano in una grigia fredda landa desolata, le scene di battaglia di Medal of Honor: Warfighter. Queste tre componenti si alternano, intrecciano, mescolano a dare un videoclip intenso e dal contenuto profondo.
Per “Castle of Glass” i Linkin Park hanno puntato su un video d’impatto, dai forti effetti speciali e con una collaborazione importante, ma non manca un messaggio di base che fa ad impreziosire un’altrimenti scarna sequenza di scene ben congeniate. Insomma, un video tutto da vedere.
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