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Mostra Rock!3, a Paul Whitehead il premio Rock Legends

Paul Whitehead insignito del premio “Rock Legends” nell’ambito della Mostra ROCK!3: dalle creazioni firmate per gli album d’esordio dei Genesis alla tela consegnata (e terminata sul posto) alla mostra/evento sul rock e i suoi linguaggi – superate le 9.000 presenze ad una settimana dalla fine – ci passano le creazioni per i Fats Domino, Van Der Graaf Generator, Peter Hammill, Tom Fogerty, i nostri Le Orme e altri. L’appuntamento è fissato per le 16 e 30 di Sabato 16 Febbraio 2013, un centinaio di persone in fila per assistere all’incontro con il loro idolo, vinili custoditi gelosamente in attesa di essere autografati dal creatore di quelle copertine immortali che si concede senza remore ai presenti, stampa specializzata, curiosi, giovani e non, alcune fan ansiose di poter conoscere dal vivo Mr. Whitehead.

Paul Whitehead - Mostra ROCK!3 - Ph. A.Moraca
Paul Whitehead – Mostra ROCK!3 – Ph. A.Moraca

Il pubblico si aggira curioso tra le sale al primo piano del PAN|Palazzo delle Arti di Napoli mentre fugace è la preparazione della sala che ospiterà Paul Whitehead con pubblico annesso: non è scontata la scelta della location (la sezione celebrativa i 50 anni dalla creazione dei sintetizzatori MOOG, sezione in cui trovano spazio anche le opere di Paul Whitehead); durante l’incontro lo stesso autore ha avuto modo di mostrare e guidare gli spettatori lungo le proprie creazioni, una sorta di lezione interattiva. L’evento è stato realizzato in collaborazione con Italstage, mediato dai curatori ed ideatori della Mostra ROCK!3Michelangelo Iossa e Carmine Aymone, con la presenza di Lino Vairetti (frontman degli Osanna che consegna nelle mani di Whitehead una propria creazione scolpita ad hoc per l’occasione) e il giornalista Donato Zoppo, studioso italiano del fenomeno prog-rock nonchè autore di numerosi testi dedicati al genere di riferimento.

Tocca così quest’anno a Paul Whitehead ricevere il premio ‘Rock Legends’: prima di lui furono Ian Paice (batterista dei Deep Purple) e Pete Best (primo batterista dei Beatles) a ricevere il premio, ma quest’anno spazio all’arte visiva che già dalla metà anni ’60 colora (e corona) le copertine degli album, il comune denominatore tra il contenuto del disco e la precezione dell’ascoltatore. I vinili che i presenti conservano gelosamente tra il cellophane rappresentano una sorta di lavagna interattiva, incuriositi ed attenti seguono il racconto di aneddoti, il ritratto di ispirazioni che hanno guidato Whitehead tra i retroscena del suo talento.

Paul Whitehead - Mostra ROCK!3 - Ph. A.Moraca
Paul Whitehead – Mostra ROCK!3 – Ph. A.Moraca

 

Paul Whitehead - Mostra ROCK!3 - © Ph. A.Moraca
Paul Whitehead – Mostra ROCK!3 – © Ph. A.Moraca

Interviste e foto di rito come da consuetudine, la parola a Carmine Aymone che fa spalla con Michelangelo Iossa: presentazione ufficiale, ringraziamenti e partecipazioni, intervento del giornalista Donato Zoppo, consegna del premio ‘Rock Legends‘, domande dei presenti, firma-copia; questa la scaletta. Divertito (a tratti incredulo) per l’affluenza di persone che ieri hanno preso d’assalto le sale al primo piano del PAN, Paul Whitehead racconta le creazione che hanno segnato album destinati a diventare immortali: per i Genesis le 3 copertine (tra l’altro in esposizione) sono “Trespass”, “Nursery Crime” e “Foxtrot”; curioso l’aneddoto circa la copertina di “Trespass”: entrato in contatto con i Genesis alla mera età di 23 anni, Peter Gabriel rovesciò completamente i contenuti dell’album, rendendoli più forti, dunque la copertina non era più adatta per l’occasione: aveva bisogno di qualcosa di più “cattivo”. Una discussione tra i due  portò Peter Gabriel ad afferrare un coltello effettuando un’incisione su tutta la tela, in trasversale: quel coltello fu ripreso da Paul Whitehead di sana pianta, ed ecco la copertina di “Trespass” dai contenuti più strong rispetto quelli preventivati. Anche i Vand Der Graaf Generator non passano di certo in secondo piano: l’autore analizza la copertina di “Pawn Hearts” con il giornalista Donato Zoppo in questo gioco di contrapposizioni tra due mondi completamente differenti (Genesis e VDGG) ma con un massimo comun divisore.

In esposizione, tra l’altro, una composizione in esclusiva per la Mostra ROCK!3: gli “8 pecccati capitali”, creazione bizzarra ma che sortisce un certo effetto; “il peccato è una scusa invetata dalla Chiesa per farci sentire sempre in colpa” – racconta Whitehead – “per questo mi sono divertito nell’inserire la religione fra i peccati capitali”. E il suo rapporto con l’Italia, creatore di alcune copertine per Le Orme: “Smogmagica”, “Elementi” e “L’infinito” sono i tre lavori firmati da Whitehead ma in particolare si passa in rassegna “Smogmagica”. La città a forma di donna (con tanto di smog) rappresentata sulla copertina è frutto di un errore di interpretazione: L.A. (Los Angeles) pronunciata si trasforma in un “è lei” in italiano;  proprio su questo errore di interpretazione, nasce la copertina di uno degli album più apprezzati dagli amanti del genere in Italia.

Paul Whitehead - Mostra ROCK!3 . © Ph. A.Moraca
Paul Whitehead – Mostra ROCK!3 . © Ph. A.Moraca

Lino Vairetti degli Osanna rende omaggio a Paul Whitehead con una personale creazione interamente dedicatagli: il premio “Rock Legends”. Paul fotografa i presenti oltre ad essere fotografato, una sorta di diario di vita immortalato in immagini unito alla capacità di sintesi donatagli da madre natura: la felicità sul volto dei presenti è stata ricompensata con un autografo, così come un lavoratore dipendente di una nota azienda che ha approfittato della pausa turno per farsi autografare la copertina di “Nursey Crime”.

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