Un brano che riporta una lirica come “They know god exists for the devil told them so” non può di certo promettere un videoclip da rose e fiori, ma forse uno da giardino dell’Eden si. David Bowie però è uno che ha sempre deciso di agire con una certa chiarezza nonostante fosse simbolo di ambiguità, e quindi come non aspettarci che il videoclip dell’ultimo singolo sia stato censurato? L’ambientazione non è delle migliori, la scritta “Decameron” è quella che ci suggerisce una buona premessa per lo svolgimento del tutto, ma poi nel bar, ambientazione del videoclip, cosa succede di così scandaloso?
Il Decameron è lo scandalo di una letteratura, e probabilmente “The Next Day” chiaramente ispirato al romanzo di Boccaccio, o quantomeno costruito su quell’idea di polemica, è destinato a diventare scandalo di musica. Nel mondo della musica di scandali ce ne sono tanti, ma sono anche avvolti da una certa aura di perbenismo, insomma essendo l’arte musicale strumento d’espressione bisogna pur aspettarci da personalità diverse una differente visione del mondo, o quantomeno uno sguardo più critico volto ad alcune situazioni non ben chiare dal principio dei tempi.
The Next Day © Video ScreenshotUn cast d’eccezione a partire da Marion Cotillard fino ad arrivare a Gary Oldman, passando per un Bowie predicatore vestito con saio, è tutto nel video di The Next Day, che oltre ad illustrarci un mondo fatto di vizi e i vizi che colonizzano anche il più immacolato degli ambienti come quello religioso, ci illustra l’idea che probabilmente il Duca Bianco ha dell’aldilà. Probabilmente tutto questo avrà urtato Youtube che ha preso la durissima decisione di vietare la visione del video ai minori. Beh si, in definitiva, se avete più di 18 anni avrete sicuramente una maturità tale da capire dove Bowie ha voluto ironizzare e dove avrà voluto buttare un sassolino per smuovere le acque quiete, il che in fondo non è di certo una novità.
Corruzione e cattive abitudini fanno dell’uomo un essere umano, ma dove sarà posta la linea di confine tra l’essere umano e il peccatore? Ad ogni mondo non dovremmo prendere il tutto sul serio, anche perché da brava regista Flora Sigismondo ha ben pensato di ficcarci un po’ di pulp tarantiniano così da rendere tutto un po’ più leggero.
Probabilmente alla piattaforma di condivisione video tutto questo non è piaciuto, o quantomeno ha deciso di destinare la visione del video alla sola fascia d’età più alta. Pensate sia stato giusto o solo l’ennesimo tentativo perbenista di occultarci una visione del mondo blasfema? Ai postumi l’ardua sentenza.
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