E’ Vanity Fair ad accaparrarsi la prima intervista di Simona Ventura dopo aver abbandonato la RAI. Si tratta più che altro di uno sfogo, che racconta di come gli ultimi anni non siano stati proprio rosei e che i rapporti con i dirigenti non erano al massimo, soprattutto per quanto riguarda Massimo Liofredi. La nuova copertina di VF è interamente dedicata alla regina di Raidue, che ha deciso di lasciare il trono, optando a favore di Sky, come hanno già fatto molti altri suoi colleghi. Simona Ventura spiega di non essersi più sentita libera e di aver sentito l’esigenza di cambiare strada, negli ultimi anni secondo lei la rete in cui ha lavorato a lungo, ha subito una “desertificazione culturale” e la conduttrice stessa è stata influenzata:
I veri guai arrivano quando vengono imposte persone che non sanno fare questo lavoro. Un colore politico credo che in Tv lo si possa avere: ma bisogna avere anche la professionalità. Invece, piano piano, sono arrivati gli incapaci, e anche presuntuosi: servi della politica e niente più. La Rai si potrebbe fare con 9 dirigenti, invece che 54: il problema è che ci sono dirigenti capaci costretti a cercare protezioni per sopravvivere a quelli incapaci, che sono lì solo perché protetti… Non saprei dire chi è stato il migliore tra i dirigenti con cui ho condiviso questi anni. In compenso non ho dubbi sul peggiore: Massimo Liofredi.
Ed ecco cosa tra i due è andato storto:
Se ho un direttore a lui devo rendere conto, con lui mi devo confrontare, e capisco che possa avere una visione diversa dalla mia. Altra cosa è che distrugga in modo certosino e vergognoso la mia autonomia e la mia voglia di creare e di rinnovarmi. Se uno è competente non si comporta così, piuttosto ti sfrutta, visto che sei il patrimonio della sua rete. […] Non riusciva a gestirmi. Aveva capito che non gli avrei permesso di impormi personaggi indecenti, e comunque inadatti alle nostre trasmissioni.
Liofredi è stato direttore dal 2009 fino a pochissimi giorni fa, è stato trasferito a Rai Ragazzi proprio poco dopo che Simona Ventura ha deciso di lasciare la Rai. Adesso Liofredi vuole intentare una causa per mobbing, ma è la Ventura a sentirsi la vera vittima:
La causa per mobbing avrei dovuto farla io per quello che ha fatto passare a me – ma non solo a me – in questi due anni, e per i colpi mortali che ha inferto al target di Raidue.
Solidarietà per Michele Santoro che “a un certo punto non ce l’ha fatta più” e parlando di “X Factor” e di Francesco Facchinetti, la conduttrice dice la sua:
Francesco è uno capace, ma si è un po’ smarrito. Succede: se hai successo da giovane, rischi di perdere la percezione delle tue reali possibilità, di non tenere i piedi per terra. Ora che sta per diventare padre, l’esperienza più bella che possa capitare a un uomo, gli auguro di ritrovare l’umiltà e l’entusiasmo di un tempo.
E Super Simo ne ha davvero per tutti, non si trattiene nemmeno quando viene tirata in ballo Caterina Balivo, che potrebbe essere la prossima conduttrice de “L’isola dei famosi”:
Credo di sì. Anche se, a mio modesto parere, la Balivo ha fatto un po’ troppo la furbetta del quartierino, e a furia di tirare la corda è rimasta con il cerino in mano. Però spero che trovi un posto di lavoro.
E riguardo la differenza tra Sky e Mediaset, sembra proprio che Sky ormai batta tutti:
A Sky ho rivisto la Mediaset di vent’anni fa, quella con l’entusiasmo e la voglia di capire. Ora anche Mediaset mi sembra smarrita. E fa effetto, perché un’azienda così – con una struttura dirigenziale di prim’ordine e autori eccellenti – potrebbe proporre programmi che non siano la riproposizione di quelli visti in Rai.
Quindi ecco che la Ventura dice la sua su Pier Silvio Berlusconi e la sua effettiva volontà di tenere la conduttrice con sé:
Non si è mai fatto una ragione della mia decisione di andare in Rai. La verità è che, se avesse voluto trattenermi, avrebbe avuto tutte le carte per riuscirci. Ma ne ha fatto una questione di lesa maestà.
Su Victoria Cabello, che la sostituirà a “Quelli che il calcio” finalmente la Ventura spende qualche buona parola, giudicandola una buona scelta, mentre non si sbilancia sul coinvolgimento dell’ex marito Stefano Bettarini nella questione delle calcioscommesse:
Se una persona viene accusata, bisogna darle la possibilità di scagionarsi, meglio se succede in tempi rapidi: non la si può infangare e poi lasciar passare mesi prima di ascoltare la sua versione dei fatti. Detto questo, a Stefano vorrò sempre bene, ma il mio appoggio non è incondizionato.