Arriva in radio il nuovo singolo di Samuele Bersani estratto dall’ultimo album “Nuvola Numero Nove“, sul mercato discografico dal 10 Settembre scorso debuttando subito al primo posto della classifica di dischi. Il brano che segue il successo del primo singolo “En e Xanax” e di “Chiamami Napoleone” si intitola “Ultima Chance”. Protagonista del brano è il perdono nelle relazioni umane. Così il cantante spiega il brano:
“La canzone è un soliloquio interiore, un tribunale intimo che convoca accusa e difesa, nella mente di chi è stanco di subire e disinfettarsi da solo le ferite. Il perdono che sta dietro l’offerta di un’ultima occasione è un atto di coraggio“.
Il cantautore romagnolo avvierà anche il Nuvola Numero Nove Tour 2014, per il momento le date ufficializzate sono solo 8 ma Samuele Bersani ha assicurato che presto altre tappe verranno aggiunte alla tournée.
- 9 Marzo – MESTRE (Teatro Toniolo)
- 14 Marzo – TORINO (Teatro Colosseo)
- 21 Marzo – ROMA (Conciliazione)
- 25 Marzo – NAPOLI (Teatro Augusteo)
- 28 Marzo – BOLOGNA (Teatro delle Celebrazioni)
- 1 Aprile – LECCE (Teatro Politeama)
- 4 Aprile – SAN BENEDETTO DEL TRONTO (Palariviera)
- 10 Aprile – MILANO (Teatro Nazionale)
I biglietti per le date di Roma e Bologna sono già disponibili sui tradizionali circuiti di vendita, con prezzi dai 25 ai 27 euro a seconda della location; per le altre date si attendono le conferme.
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Ultima Chance – Testo
Di meriti non me ne hai mai dati, anzi mi screditi davanti agli altri
e ora lo fai come chi è cinico e pensa di essere sensibile, si crede integro e invece è solamente un debole.
Tu hai la mia pietà per l’odio che ti ha nutrito di bugie,
io ti perdono anche in nome di una mia grande libertà, le scelte sono mie.
Dubito che detto questo tu smetterai subito,
evito di immaginare ancora quello che mi darà il vomito.
Il limite l’hai già raggiunto e ogni momento è insopportabile,
io non ne posso più ma se reagisco allora ho smesso di combattere.
Tu hai la mia pietà per l’odio che ti ha riempito di manie
e ti perdono anche in nome di una mia grande libertà, non chiedo garanzie.
Conto sulle dita i passi avanti aspettando segni di onestà e di risveglio,
e come va? Non va un po’ meglio?
Tu hai la mia pietà per l’odio che ti ha nutrito di bugie,
io ti perdono anche in nome di una mia grande libertà, le scelte sono mie.
Buono sì, però coglione no,
e tu ricordalo che aspetterò fino ad un certo punto
e dopo non ti darò un’occasione per rimediare con ritardo al mio dolore…
un’occasione per rimediare con ritardo al mio dolore…