In gara al 64° Festival di Sanremo, Frankie Hi-NRG MC è considerato tra gli outsider della kermesse. Il rapper, il cui nome all’anagrafe è Francesco Di Gesù, proporrà i due brani “Un uomo è vivo” e “Pedala” e sarà diretto dal M° Stefano Barzan. Non si tratta di un debutto sul palco dell’Ariston per Frankie Hi-NRG che già aveva vissuto l’esperienza sanremese nel 2008 quando si presentò in gara con il brano “Rivoluzione“. Nel 2010 invece il ritorno come autore, insieme a Elia Marcelli e Alessandro Canini, del brano di Simone Cristicchi “Meno Male“.
Uno dei due brani con cui Frankie Hi-NRG spera di convincere il pubblico e la giuria del Festival è “Pedala“, brano scritto dallo stesso rapper insieme a Galbignani e Beccafichi.
Entrambi i brani sanremesi saranno inclusi nel nuovo album di inediti, “Essere Umani“, che arriva nei negozi il 20 febbraio, a 6 anni dalla pubblicazione del suo ultimo disco di inediti.
Frankie Hi-NGR – Pedala – Testo
Scriviam la nostra storia usando biciclette,
inseguendo la memoria su strade molto strette,
su per le salite senza avere una borraccia, giù
per le discese con il vento sulla faccia. Perché
la bicicletta non importa dove porti, è tutto un
equilibrio di periodi e di rapporti, è tutta una
questione di catene e di corone, di grasso che
lubrifica la vita alle persone. Come nella vita
c’è una ruota che gira, una ruota che spinge e
con quest’aria che tira se una ruota si fora la
caduta è sicura: una toppa ripara, una ferita si
cura. Non avere paura che sennò ti deconcentri,
devi far coincidere i pesi e i baricentri.
L’impegno di coppia per un singolo momento:
due le forze in gioco, un solo movimento.
Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
Pedala – più in fretta
Pedala – più in fretta…
Se è libero il pignone lo sceglie la corona, che
attraverso una catena condiziona il moto del
sistema: monarchia meccanica che ha giurato
fede eterna alle leggi della fisica. Statica,
termodinamica, quasi democratica se quando si
ferma si va a ruota libera, o tirannica, con la fissa
dello scatto, senza i freni che difendon dall’impatto.
È mansione del pignone fare la rivoluzione,
portare il movimento in ogni direzione, in costante
acrobazia irradia l’energia dal centro fino alla
periferia. È solo una questione di rapporto tra
ingranaggi e tutto gira liscio fino a che non ti
scoraggi, che l’unico motore qui sei tu con il
fiatone a spingere in salita per la vita il carrozzone.
Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
Pedala – più in fretta
Pedala – più in fretta…
Sai bene che la storia è ciclica, come la pazienza
è biblica e la peggior salita è una discesa ripida,
repentina, tutta tornanti, serpentina, peso
in avanti, giù dalla china. Come una valanga
controllata precipiti in picchiata, il paesaggio vola
dentro a una zoomata. Guardi dove vai, vai dove
vuoi, occhi aperti e sai come stai, fai come puoi.
Il traguardo arriva quando meno te lo aspetti:
è un parcheggio di bici appoggiate ai cavalletti,
bici abbandonate là, senza controparte, pronte
a ripartire se qualcuno parte. Pronte per andare
lontano, cambiando i rapporti, andandoci piano.
Pensa che una volta una bici fece piangere un
uomo: diventarono amici. Lei gli chiese perdono.
Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
Pedala – più in fretta
Pedala – più in fretta…
Fonte | Tv Sorrisi e Canzoni