È tutto pronto ormai per l’inizio della 64esima edizione del Festival di Sanremo. Ad infiammare la vigilia della serata inaugurale della kermesse arriva la polemica legata all’annunciata partecipazione di Rufus Wainwright che salirà sul palco dell’Ariston nel corso della seconda serata del Festival, mercoledì 19 febbraio 2014. La notizia ha scatenato la reazione delle associazioni cattoliche e di alcuni telespettatori che accusano il cantante di essere blasfemo. Il cantautore americano, dichiaratamente omosessuale, è infatti autore di un brano intitolato “Gay Messiah” che parla dell’arrivo di un messia omosessuale ed è inoltre un attivista per i diritti dei gay. In realtà il brano risale al 2004 e dunque per molti è davvero difficile pensare che l’artista, tra i più apprezzati della sua generazione, possa proporlo durante la sua esibizione sanremese. Per i cattolici risulta comunque inaccettabile il personaggio di Rufus Wainwright, sposato dall’agosto del 2012 con il compagno Jörn Weisbrodt, con il quale cresce la figlia Viva, avuta da Lorca Cohen, figlia di Leonard Cohen.
Numerose associazioni cattoliche si sono infatti già mobilitate contro la performance dell’artista. Su Avaaz è partita una petizione indirizzata ad Annamaria Tarantola, presidente Rai, e al Direttore Generale Luigi Gubitosi per chiedere che venga sospesa l’esibizione del cantautore. I Papa Boys invece hanno annunciato un sit in a Sanremo per chiedere che non venga offesa la religione cattolica e che sia rispettato il Regolamento del Festival che impedisce agli artisti, durante le loro esibizioni, di assumere atteggiamenti e movenze abbigliamenti e acconciature in contrasto con i principi del buon costume.
Alla protesta dei Papaboys si sono uniti anche l’Aiart, ovvero l’associazione dei telespettatori cattolici, e Alternativa Tricolore, che invita a boicottare la trasmissione e denunciare la Rai per “vilipendio alla religione”. Commentando le accese polemiche che stanno facendo notizia in queste ultime ore il direttore di Rai1 Giancarlo Leone afferma di essere sereno in quanto è certo che sul palco non andrà in scena nulla di scandaloso.