Giubilo da parte dei fan e dei familiari di Michael Jackson, quando il giudice ha sentenziato la colpevolezza di Conrad Murray. Il medico della popstar è finito in carcere senza possibilità di uscire su cauzione, rischia fino a quattro anni di prigione e la perdita della licenza medica, ma quel che più conta al momento è la ricostruzione delle ore precedenti la morte di Michael Jackson, il re del pop scomparso due anni fa. Nel giugno 2009 Michael Jackson moriva nella sua villa di Neverland a causa di un dosaggio troppo alto di propofol, che gli era stato somministrato da Conrad Murray, il quale però non avrebbe tenuto in considerazione gli effetti del farmaco nè tantomeno si sarebbe premurato di monitorare il paziente per accertarsi che tutto andasse bene. Basito, il medico Murray si prepara alla sua condanna, mentre i fan sono finalmente felici di sapere che è stata fatta giustizia, dopo due anni di pettegolezzi che hanno fatto il giro del mondo. Che lo abbia fatto volontariamente oppure no, Murray è colpevole di aver ucciso Michael Jackson, la decisione è stata presa all’unanimità dopo nove ore di camera di consiglio da parte dei dodici componenti della giuria del Tribunale di Los Angeles. Ci sono volute molte ore, forse per sciogliere nodi, eliminare dubbi e perplessità nel tentativo di ricostruire le ultime ore di vita del cantante, che se n’è andato via lasciando un vuoto incolmabile. Il prossimo 29 novembre verrà quantificata la pena, ma intanto possiamo vedere il video del verdetto e l’espressione di Conrad Murray, condannato per omicidio colposo, avvenuto la notte del 25 giugno 2009. Giustizia è stata fatta, dichiarano i fan di Michael Jackson, sulle spine da due anni in attesa della fine di un lunghissimo processo, che tra alti e bassi ha raggiunto quello che si spera essere il suo naturale e dovuto finale.