“Malincomico” è il termine che più mi ha colpito, leggendo riguardo il mediometraggio “Cercando di farcela“.
Diretto da Peppe Barbera e Andrea Nataloni, il film è prodotto dalla cooperativa sociale “Il Camaleonte” in collaborazione con Anffas onlus Civitanova Marche. L’Anffas è un istituto che si occupa di disabili, che opera da venticinque anni a Civitanova Marche e che esiste in tutta Italia.
Il progetto nasce dalla voglia di far divertire i ragazzi del centro e coinvolgerli in un’esperienza bellissima come quella del cinema. Infatti sono proprio loro i protagonisti della pellicola, alla quale ha partecipato anche Vinicio Capossela.
La storia è ambientata ad Ailati nel 1930. Lo stile della pellicola è chiaramente un tributo al cinema muto degli anni ’20, quello di Charlie Chaplin e Buster Keaton. Il protagonista è un mimo, interpretato da Paolo Mercuri, che cerca di sopravvivere grazie alla sua arte di strada. L’altro è un clochard che vive di espedienti, interpretato da Andrea Bartolini. Entrambi si ritrovano braccati da due poliziotti non esattamente competenti e che vogliono arrestarli. Secondo la legge vigente sognare è reato e i due, in quanto sognatori, non possono restare in libertà. Vedremo quindi i due protagonisti vivere una serie di rocambolesche avventure cercando di sfuggire alla prigione e che li porteranno a stringere una grande amicizia.
“Cercando di farcela” è una pellicola che fa riflettere, sull’importanza dei sogni ma anche sulla società in cui viviamo. Soprattutto è un’opera ancor più importante, nel suo piccolo, perchè prende in considerazione una realtà troppo spesso lasciata da parte. Per meglio descriverla, cito quanto detto in un’intervista da Peppe Barbera, che ha scelto le musiche, ha scritto il soggetto, la sceneggiatura ed ha fatto anche da regista:
è una storia con un’ambientazione retrò, ma in verità, è solo un pretesto per parlare dell’attualità. E’ una metafora.Ciò che capita ai due protagonisti, ovvero venire perseguitati dal sistema perchè colpevoli di essere liberi e sognatori, è ciò che sta succedendo in questa società dove, appunto, si cacciano via e si multano i senzatetto perchè “disturbano il decoro urbano”. In questo piccolo film parliamo degli ultimi, di emarginazione, dell’arroganza del potere, della bellezza che c’è nel rifiutare le regole. Del fascino dei sogni.
Ci tengo molto a rendere noto questo lavoro, nella speranza che molti altri possano prenderne esempio e creare dei piccoli capolavori, piacevoli e solidali. Ringrazio infine Peppe Barbera per la sua disponibilità e vi lascio al trailer, buona visione!