In occasione dell’uscita di “2012” il regista Roland Emmerich aveva annunciato di voler dare vita ad un vero e proprio sequel a puntate del film, ambientato nel 2013.
Il compito di adattare l’idea per il piccolo schermo era stato affidato a Mark Gordon, già noto per “Grey’s Anatomy” e “Private Practice“. I protagonisti avrebbero dovuto ricostruire un nuovo mondo, con un aspetto diverso da quello che conosciamo; il titolo sarebbe stato “2013“.
Il progetto sembrava, quindi, già definito e definitivo, ma è stato lo stesso Emmerich a smentire quanto detto solo pochi mesi fa:
Non accadrà. Era un po’ troppo presto per parlarne. Qualcuno ha realizzato un progetto vero e proprio, e quando il network televisivo che era interessato ha capito cosa volevamo fare veramente, ha detto che non avrebbe funzionato.
Una cosa simile mi accadde quando cercai di realizzare la serie tv di Stargate. Io ho degli standard qualitativi piuttosto alti, e a loro questo non va bene. Per Stargate, arrivò qualcuno di meno costoso e lo realizzò con mezzi ridotti.
Comunque, è così che succede in affari. Ecco perché non farò mai televisione, mi sa. Non è il mio genere.