Da diversi giorni va avanti il contrasto tra la casa di produzione Disney e gli esercenti di diversi Paesi che prevedono la distribuzione del film “Alice in Wonderland” di Tim Burton.
La Disney infatti vuole fare uscire in anticipo la versione home video della pellicola, che tradotto in termini tecnici significherebbe abbreviare la widow a 12 settimane.
Questo vuol dire mettere a rischio la distribuzione nelle sale, infatti Andrea Satta dell’Uci Cinemas ha rivelato a E-Duesse:
Ad oggi Uci non programmerà il film. La situazione è in divenire: sono in corso trattative a Londra, ma se a livello contrattuale rimarrà quest’impostazione, che prevede una window ridotta, noi non prenderemo il film. Abbiamo già smontato i trailer e tolto i materiali relativi ad ‘Alice in Wonderland’ dalle nostre strutture.
Ha commentato anche Giuseppe Corrado di The Space Cinema:
Ufficialmente non ne abbiamo ancora avuto notizia, ma abbiamo fatto sapere a Disney che se dovessero cambiare le condizioni del contratto che abbiamo stipulato, e le finestre essere ridotte, il contratto stesso decadrebbe e anche noi non programmeremmo il film.
Incrociamo le dita e speriamo che la Disney si decida ad andare incontro ai distributori. Vi faremo sapere come andrà a finire.