Dopo tanta attesa alla Croisette è arrivato il discusso documentario di “Draquila – L’Italia che trema” di Sabina Guzzanti, definito in un commento a caldo della stampa internazionale come “film necessario, utile e doloroso”. Qualche giorno fa Le Monde paragonava la reazione di Bondi, che si è rifiutato di presenziare all’evento, a quella avuta da Giulio Andreotti di fronte ad “Ossessione” di Luchino Visconti. Sabina Guzzanti è pienamente d’accordo con il paragone azzardato dal giornale francese:
Andreotti diceva che il neorealismo contribuiva ad infangare l’immagine del nostro paese all’estero, quando in realta’ accadeva esattamente il contrario.
Ovviamente per la regista è stato inevitabile rispondere alla domanda in merito all’assenza del Ministro Bondi:
Mi ero ripromessa di non affrontare l’argomento, ma provo vergogna per l’assenza di Bondi al Festival e per l’ennesima figura terribile che il nostro paese fa all’estero grazie al comportamento di questo governo.
E continua, parlando del fatto che forse per un attimo abbia sperato che il polverone sollevato dal documentario potesse essere utile per fare pubblicità alla pellicola: All’inizio ci ho pensato, ma poi ho capito che la loro strategia era molto chiara, provando ad impedire in questo modo a tutti i loro elettori di vedere un film che potesse far sorgere qualche dubbio, o domanda. In questo modo, definendo chiunque in disaccordo con loro come un estremista, un violento, riescono a diffamarti presso la popolazione meno attenta: la tattica, dunque, non e’ quella di censurare chi la pensa diversamente da loro, ma quelli che la pensano come loro, allontanandoli sempre piu’ da chi la pensa in maniera differente. La polemica, quindi, si trascina ancora e l’Italia continua a dividersi: voi siete d’accordo con la Guzzanti? Cosa pensate della reazione di Bondi?