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Venerdì 11 giugno Roberto Benigni ha presenziato alla cerimonia di consegna del Premio Internazionale Mario Luzi, al Teatro della Valle di Roma, ormai giunto alla quinta edizione.
Sebbene si tratti di una serata dedicata alla poesia, al centro della cerimonia è stato proprio il comico toscano che ha fatto un pò di ironia sui tagli alla cultura di cui spesso si è parlato ultimamente.
L’attore premio Oscar per “La vita è bella“, ha ricevuto il premio della sezione Benemeriti per il suo impegno nella divulgazione di un’opera importante come La Divina Commedia di Dante Alighieri, che da anni ormai Benigni porta in giro per l’Italia ottenendo un clamoroso successo di pubblico.
L’attore ha quindi parlato contro la soppressione dell’Eti (Ente Teatrale Italiano), prevista dal decreto del Ministro Bondi, usando la sua ormai inconfondibile comicità. Ovviamente non poteva mancare un applauso dal pubblico quando Benigni ha dichiarato: “Va bene la crisi ma per 174mila euro che mancano ai teatri, facciamo una colletta… e glieli diamo noi a Tremonti!”
C’è molta amarezza, infatti, dal mondo della cultura italiana per i tagli previsti dal decreto e lo stesso Benigni sostiene sia una vera ingiustizia in un Paese in cui “la cultura è nata prima della politica“. Il comico ha poi proseguito facendo riferimento anche alla questione scottante delle intercettazioni: “Con questo decreto anche Dante è stato ridimensionato. Della Divina Commedia si dovrà fare un riassunto: nel mezzo del cammin di nostra vita… con la privacy la commedia è già finita.”
Voi cosa pensate della situazione italiana riguardo alla cultura? Siete d’accordo con le parole di Benigni?