Il regista David Slade, ha spiegato che in “The Twilight Saga: Eclipse” il “vietato ai minori” è stato evitato davvero per poco. David Slade infatti si è allontanato dal romanticismo e dal fantasy dei primi due episodi, “Twilight” e “New Moon“, lasciando un’impronta più horror e personale, più vicina al suo stile, quello di “30 days of night“.
Ecco quanto spiega il regista:
Non è stato difficile: in Eclipse ci sono circa sei decapitazioni! Teste schiacciate, teste staccate a morsi… sono stupito che non l’abbiano vietato ai minori! La MPAA [l’ente che stabilisce il rating dei film in Usa, ndr] ci ha fatto rimuovere una sola scena: c’era un momento della battaglia in cui Emmett strappava via la faccia a qualcuno. Il viso si frantuma come una lastra di cristallo spezzata.
Io ero entusiasta, ma la MPAA ha detto: “No, questo non potete mostrarlo.” Quindi: la sequenza è rimasta nel film, ma non si vede la faccia che viene via, si vedono solo pezzetti di questa sostanza cristallina che si distacca. Però hanno considerato accettabili le decapitazioni e le teste schiacciate. E le braccia amputate. [Ride] Mi meraviglio che questa roba sia passata, e anche la scena in cui a Riley viene staccato un braccio a morsi.
Stephenie Meyer descrive il corpo dei vampiri come fatto di una sostanza simile al marmo; noi l’abbiamo visualizzato come una struttura cristallina, a metà tra il marmo e il cristallo. Il cristallo si muove e cresce in modo molto simile ai muscoli, e in un contesto fantasy è possibile immaginarlo muoversi e scorrere come un muscolo. Insomma, è un film PG-13, non è R-Rated. [Pausa] Ma credo sia il più violento di questa saga finora.
A quanto pare dovremo prepararci a scene davvero più cruente, e forse anche per questo il terzo episodio della saga potrebbe rivelarsi più interessante. Slade ha parlato anche del linguaggio cinematografico scelto per “Eclipse“:
Volevamo un film più maturo: non che i precedenti fossero immaturi, ma qui la storia era più complessa, più avanzata, e mi è parso che richiedesse un linguaggio visivo più complesso, più da cinema d’autore. Sapevo bene che sarebbe stato distribuito come un film commerciale, ma ho avuto il permesso di essere un po’ più sperimentale con la fotografia, di muovere la cinepresa in un modo che non era mai stato tentato prima con questi film.
Poi il regista spiega che una delle scene più interessanti ed emozionanti riguarda Jacob e Bella:
Abbiamo fatto indossare a Taylor una tuta di spandex grigio per interpretare il lupo, per rendere il tutto più autentico. Avevamo delle grandi sagome di poliuretano bianco che rappresentavano i lupi, per avere un’idea delle dimensioni che permettesse di orientare l’inquadratura. Abbiamo chiesto a Taylor di indossare questa tuta, e lui ha accettato. Ho immaginato che la distanza tra il suo naso e il pugno [allunga un braccio] equivalesse alla distanza tra il naso e le spalle del lupo; quindi lui porgeva [a Kristen] il pugno e lei lo accarezzava. In questo modo abbiamo creato un momento di relazione tra i due attori: è più facile relazionarsi con un essere umano, benché in una tuta grigia, che non con un bastone con una pallina arancione in cima. Abbiamo fatto indossare quelle tute a varie persone sul set.
Secondo voi “The Twilight Saga: Eclipse” sarà il migliore dei tre episodi visti fino ad ora?