Il regista canadese James Cameron ritorna a parlare del sequel di “Avatar”, il kolossal fantascientifico uscito nelle nostre sale lo scorso gennaio e campione di incassi a livello mondiale. Riguardo alla conferma ufficiale della produzione del tanto discusso sequel, Cameron tiene a precisare:
“Stiamo ancora lavorando agli accordi. Non inizieremo nulla del film se prima non verranno stretti accordi precisi. Ma intanto io mi sto appuntando tutto, non sto fermo a oziare. Anche se il mio lavoro principale, per ora, è il romanzo”.
Ma c’è già una novità: stando alle parole del regista, i sequel potrebbero essere addirittura due, dato che James Cameron ha avvallato l’ipotesi di girare due film contemporaneamente:
“Ne stiamo palrando proprio in questo periodo. Ma non abbiamo ancora deciso nulla. Tuttavia, avrebbe molto senso, vista la natura di queste produzioni: possiamo realizzare tutto il motion capture in un periodo, e girare le scene in live-action con gli attori un altro periodo. Queste mega-produzioni in cui si girano due film senza soluzione di continuità sono devastanti: girare due film in live action in contemporanea ti fa lavorare sul set per un anno e mezzo, e alla fine sono tutti morti. Non è umanamente possibile. Ma noi dovremo lavorare moltissimo con la CGI: per questo tipo di film, funzionerebbe benissimo”.
Intanto il regista sta ancora lavorando sul romanzo, che cura personalmente e da cui verrà tratto lo script del sequel:
“Non sono riuscito a finire il romanzo in tempo per il film, cosa che avrei tanto voluto fare. Non volevo che venisse realizzata una di quelle storie romanzate tratte dai film, con nomi e luoghi sbagliati. Volevo realizzare un romanzo vero e proprio, che approfondisse le personalità dei personaggi. [Potrei anche aprire la porta ad altri scrittori], non è un problema per me condividere questo universo, ma prima è necessario mettere un po’ di carne al fuoco prima che altri scrittori arrivino e ci lavorino sopra”.
Staremo a vedere come si evolve questo immenso lavoro, sperando che il sequel di “Avatar” si confermi all’altezza dell’originale.