Si continua a parlare di “Harry Potter e i Doni della Morte”, il nuovo ( e ultimo) appuntamento con il maghetto di Hogwarts e i suoi amici, che di divide in due kolossal in uscita rispettivamente il prossimo 19 novembre 2010 e il 15 luglio 2011. Nel frattempo parlano i diretti interessati, i tre giovani attori Daniel Radcliffe, Rupert Grint e Emma Watson e il regista del doppio sequel David Yates per mettere in luce la vera originalità di “Harry Potter e i Doni della Morte” e ciò che lo distingue e lo rende migliore dei precedenti sei episodi. Ecco cosa rivela il regista David Yates:
“I ragazzi affrontano il mondo esterno, che è pieno di pericoli, e devono crescere in fretta. Penso che questo elemento darà nuovo vigore alla saga, più energia. E credo che per il settimo film ce ne sia davvero bisogno. Non si può restare in un’atmosfera serena. La cosa bella è che Dan, Rupert e Emma sono cresciuti molto, e sono più pronti per le complessità che devono affrontare in questa storia. Sarà un grande film d’azione, con un finale carico di emotività”.
Mentre l’attore Rupert Grint, il Ron Weasley della saga, sostiene:
“In questo film siamo tutti più adulti. La Parte I si svolge perlopiù lontano da Hogwarts, andiamo in giro per i boschi con una tenda da campeggio; e serpeggiano la paranoia e la rabbia, soprattutto da parte di Ron. Negli altri film c’era un canovaccio ricorrente: sali sul treno, arrivi a scuola… Questo Harry Potter invece ha un’atmosfera molto diversa”.
Emma Watson conferma la difficoltà delle riprese e il fatto che questo ultimo capitolo sia a tutti gli effetti il più adulto:
“Mi lamento per i lividi e gli stiramenti muscolari che mi sto procurando sul set, ma in realtà è bello lavorare nella foresta, bisogna correre molto. E’ stato difficile sia dal punto di vista emotivo sia da quello fisico, ma tutti sul set siamo consapevoli di essere giunti al gran finale, e tutti vogliamo dare il massimo”.
Infine, il protagonista Daniel Radcliffe alias Harry Potter, risponde a tre domande sull’ultimo appuntamento con il mago nato dalla penna di J. K. Rowling:
“Cosa deve affrontare Harry nella Parte I”? “Non ha idea di come trovare gli Horcrux né di come distruggerli. Quindi si sente praticamente inutile, eppure va avanti con determinazione assoluta”. “In che modo questo film alza la posta in gioco”? “Ci sono alcune scene davvero belle, in termini di azione e di effetti. Sarà straordinario”. “Cosa ne pensi della divisione in due film”? “Sarà frustrante per i fan, ma non tutti sono disposti a restare seduti in un cinema per sei ore. Credo anzi che saranno contenti di poter rivedere nel film tutte le storyline, senza troppi tagli. Non sono certo di dove sia lo stacco tra i due film, ma se rimane dov’è adesso è un momento di grande tensione, un vero cliffhanger”.
Insomma “Harry Potter e i Doni della Morte: Parte I” e “Parte II” promettono tanta action e grandi emozioni. Attendiamo ansiosi!