Il prossimo mercoledì 25 agosto uscirà finalmente anche nelle nostre sale “Shrek e vissero felici e contenti” (“Shrek forever after”), quarto e ultimo capitolo della fortunata saga di animazione firmata Dreamworks basata sulle tragicomiche vicende (in chiave metacinematografica) del simpatico orco verde. Nell’attesa della release, Cinezapping vi propone uno speciale riepilogo dei tre precedenti episodi, a partire proprio dal capitolo fondativo intitolato semplicemente “Shrek”. Nel 2001 i registi Andrew Adamson e Vicky Jenson portano sul grande schermo un nuovo film di animazione, “Shrek”, basato sull’omonima fiaba illustrata di William Steig edita nel 1990. La fiaba raccontava le avventure di un orco verde scacciato dalla sua casa che si trova a girovagare solitario per il mondo fino a quando incontra una bella orchessa e la sposa. Probabilmente attratti dalla simpatia del racconto, ma anche dal nome Shrek, che dietro il simpatico suono onomatopeico nasconde il significato di “paura” e “terrore” (contraddizione intrinseca all’orco verde, così ripugnante e spaventoso, ma dal cuore tenero), Adamson (futuro regista dei primi due fortunati capitoli de “Le cronache di Narnia”) e la Jenson (artista di storyboard e futura regista di “Shark Tale”), decidono di trarne un adattamento cinematografico sotto l’egida del colosso DreamWorks. Nasce il campione d’incassi “Shrek”, vincitore dell’Oscar come miglior film d’animazione. La tranquilla vita di un simpatico orco verde di nome Shrek viene sconvolta dal chiassoso e inaspettato arrivo alla palude di un gruppo di personaggi provenienti dalle fiabe più famose, esiliati dal crudele Lord Farquaad. Per riottenere la pacifica monotonia della sua palude Shrek promette a Lord Farquaad di liberare la sua promessa sposa, la principessa Fiona, dalle grinfie di un drago che la tiene segregata in un castello. Ad aiutarlo nell’audace impresa c’è Ciuchino, un asino logorroico e non troppo simpatico. Dopo mille avventure i due riescono a liberare la graziosa fanciulla, ma l’orco ne rimane terribilmente affascinato e se ne innamora. Succede che la dolce ed elegante Fiona contraccambia i sentimenti del grossolano orco e, dato che nelle fiabe nulla è come sembra, rivela di essere anch’essa un orco. Ritrovate le adeguate sembianze da orchessa, Fiona andrà a vivere nella palude con il suo Shrek per coronare il loro sogno d’amore. Una storia bella e originale, che però non basta da sola a spiegare l’enorme successo di “Shrek” che è celato nell’audace intelligenza e sottile ironia profusa nella sceneggiatura dal quartetto Ted Elliott, Terry Rossio (futuri autori del fortunatissimo franchise di “Pirati dei Carabi”), Joe Stillman (appena reduce da “I viaggi di Gulliver” con Jack Black) e Roger S.H. Schulman (che aveva già scritto la dolcissima storia di “Balto”). Lo script infatti sfrutta l’immensa materia sempre attraente (anche per i più grandi) e universalmente nota delle fiabe e dei racconti tradizionali, adattandola però in chiave comica e giocosa. Così, attorno a un orco apparentemente un po’ stordito ma dal cuore grande, troviamo Pinocchio e Geppetto, Topolino, i tre porcellini, Cenerentola, Peter Pan, Robin Hood, l’Omino di Pan di Zenzero e tanti altri personaggi, che quando non appaiono personalmente, riemergono alla mente dello spettatore tramite accenni, battute, allusioni. Il tutto in chiave parodica e dissacrante, dove non mancano neppure strizzate d’occhio ai film in live-action per adulti. Insomma, “Shrek” diventa un pozzo di citazioni cinefile che vengono sfruttate per generare allegria e risate. Un progetto che si rivela vincente e in breve dà vita a un franchise campione d’incassi in tutto il mondo. A contribuire al successo di “Shrek” ovviamente è anche la rosa dei doppiatori che prestano le loro corde vocali agli improbabili personaggi sullo schermo: l’orco verde è doppiato dal comico Mike Myers (saga di “Austin Powers”), la bella ma tosta Cameron Diaz doppia Fiona, mentre Ciuchino ha l’inconfondibile voce del simpatico Eddie Murphy. Squadra che vince non si cambia! I successivi capitoli, “Shrek II” e “Shrek Terzo”, mantengono la formula narrativa e i protagonisti, ma se ne aggiungono anche di nuovi, di cui qualcuno davvero memorabile. Volete sapere chi? Ve lo sveliamo domani! Nel frattempo vi lasciamo al trailer originale di “Shrek”, come nostro personale tributo all’animazione più popolare di tutti i tempi! Buona visione! [jwplayer mediaid=”37360″]