Aspettando “Shrek e vissero felici e contenti“, attesissimo quarto e conclusivo capitolo della saga targata DreamWorks, in uscita nelle nostre sale mercoledì 25 agosto, Cinezapping vi propone uno sguardo sui precedenti episodi dedicati all’orco verde più famoso della storia del cinema! Dopo avervi parlato di “Shrek”, ecco il turno di “Shrek 2″! Nel 2004 arriva nelle sale un secondo atteso capitolo dell’animazione comico-avventurosa realizzata in Computer Grafica che racconta le avventure dell’orco verde, “Shrek”. Il titolo, “Shrek 2”, è molto semplice e simile a quello dell’episodio fondatore, probabilmente per rimarcarne la vicinanza sia di intenti che di esiti. Eppure “Shrek 2” è molto diverso dal primo “Shrek”, perché se è vero che rimane la logica parodica e dissacrante, in questo secondo episodio la parodia si fa ancora più caustica e prende di mira un nuovo bersaglio. “Shrek” intendeva ridicolizzare e sovvertire le regole silenziose che stanno alla base delle fiabe sia inserendo nella sua storia personaggi ben noti dell’universo fiabesco, ma in vesti decisamente poco ortodosse, sia attraverso il suo stesso racconto: scalzati i dolci e fantomatici principi azzurri, è un grassoccio e scorbutico orco che in sella al suo bianco destriero… emh no… al suo asino rompiscatole, va a liberare una bella principessa, o meglio quella che era una bella principessa ma in seguito a un incantesimo, che da cui ovviamente Shrek non riesce a liberarla, si trasforma in un’inquietante orchessa. “Shrek 2” mantiene ovviamente la stessa logica sovversiva e lo stesso vittorioso antieroe, ma dal mondo delle fiabe la amplia anche al mondo del cinema. Del resto la scritta Far Far Away che appare in lontananza sulle colline dove vivono il re e la regina genitori di Fiona è un chiarissimo riferimento a Hollywood. Shrek e Fiona, tornati dal viaggio di nozze, sono invitati nel regno di Molto Molto Lontano da re Harold e dalla regina Lilian. Il problema è che i genitori della sposa non si aspettano di vedere una figlia tanto brutta e neppure un genero orco. Come dar loro torto? Nelle fiabe non esistono orchi felici e contenti! D’altra parte il re ha già scelto il promesso sposo, ovvero Azzurro (irresistibilmente doppiato dal dandy Rupert Everett), un ragazzo alto, bello, biondo e… terribilmente stupido! La madre di Azzurro, Fata Madrina, fa di tutto per dare in sposa il figlio macho a Fiona e ordina al re di uccidere Shrek. Il re assolda un killer davvero bizzarro: il gatto con gli stivali, personaggio strepitoso destinato a rimanere nella storia grazie anche al perfetto doppiaggio di Antonio Banderas. Ma il gatto non è poi così furbo come nelle fiabe e, anzi, si dimostra da subito un cucciolo disarmato che vomita palle di pelo; così Shrek lo porta con sé. Deciso a rendere felice Fiona, Shrek giunge al laboratorio della Fata Madrina e ruba la pozione Per Sempre Felici e Contenti, che trasforma lui in un bellissimo cavaliere, Ciuchino in uno splendido stallone e anche Fiona, rimasta al palazzo, riacquista le sembianze di principessa. Intanto al ballo di gala che si svolge a palazzo succede il putiferio, anche perché Azzurro è sempre più seccato di non poter baciare e fare innamorare di sé la sua principessa. Sopraggiungono anche tutti gli altri personaggi delle fiabe per liberare Shrek che nel frattempo era stato catturato dalle guardie. Finalmente libero Shrek versione principe corre dalla sua Fiona per baciarla prima di mezzanotte e rimanere per sempre belli e contenti. Ma, mentre suonano gli ultimi rintocchi e la tremenda Fata Madrina scompare colpita dal suo stesso incantesimo mentre re Harold si trasforma in un rospo, Fiona decide di non baciare il suo amato Shrek: e vissero per sempre orchi e felici! “Shrek 2”, superando la maledizione del sequel (che in genere si dimostra sempre inferiore all’originale) si dimostra un episodio energico, ironico e spassoso e si aggiudica il titolo di film di animazione più visto nella storia del cinema. Scettro che solo “Toy Story 3″ della Pixar è riuscito recentemente a rubargli, dopo ben sei anni di primato! La parodia del cinema si rivela vincente: non solo “Shrek 2″ si scrolla di dosso l’etichetta di animazione per bambini, aprendo il suo racconto anche, e soprattutto, ai grandi, ma diventa davvero esilarante trasformandosi da film citazionista in vera e propria opera meta-cinematografica. Troviamo “Frankenstein”, “Pretty Woman”, “Alien”, “Mission: Impossible”, “Il signore degli anelli”, ma anche la parodia di noti attori dello star system (nella camera da letto di Fiona compare un quadro di Sir Justin: sarà casuale se la voce di Fiona, Cameron Diaz, in quel periodo era la compagna di Justin Timberlake?). Come sempre vi suggeriamo di andarvi a rigustare “Shrek 2″ in lingua originale, per non perdervi l’eccezionale cast dei doppiatori (che oltretutto non solo danno voce ai personaggi, ma regalano loro anche sembianze, modi e vezzi, dal momento che i personaggi sono costruiti esplicitamente sulla base degli attori che prestano loro le corde vocali): Mike Myers è Shrek, Cameron Diaz è Fiona, Eddie Murphy è Ciuchino, Antonio Banderas il Gatto con gli Stivali, mentre Azzurro ha la voce dell’irresistibile Rupert Everett. Dietro la macchina da presa di “Shrek 2″ rimane Andrew Adamson, questa volta però accompagnato dal duo Kelly Asbury (regista di “Spirit – Cavallo selvaggio”) e Conrad Vernon (futuro regista di “Mostri contro Alieni”). Cinezapping regala il suo tributo a “Shrek 2″ riproponendovi il trailer originale! Squillino le trombe e rullino i tamburi… arriva Shrek! [jwplayer mediaid=”37362″]