Essere davvero cattivo è un compito talmente difficile che riesce complicato anche al personaggio più cattivo del mondo, un supercattivo come Gru, che si ritrova circondato da antagonisti e nuovi cattivi emergenti. “Cattivissimo me” è arrivato nelle sale statunitensi il 9 luglio 2010 piazzandosi immediatamente al primo posto, agevolato anche dal 3D, ormai tecnologia immancabile e spodestato solo successivamente dall’arrivo di “Inception“. Ad accomunare i due film è la presenza di Hans Zimmer nella colonna sonora, il suo tocco è davvero inconfondibile, soprattutto nelle scene di “azione”. “Despicable me“, questo il titolo originale, segna un successo per la Universal, per quanto riguarda il mondo dell’animazione, dominato in genere dai due colossi Disney/Pixar e Dreamworks, che fanno a gara per sfornare la pellicola più bella. In questo caso alla produzione troviamo Christopher Meledandri, che ha già garantito il successo a “L’era Glaciale“, primo e secondo episodio, ma si è occupato anche di “Robots” e “Ortone e il mondo dei chi“, una presenza importante, sicuramente, per la buona riuscita della pellicola.
Alla regia invece la coppia formata da Chris Renaud, che si è occupato del famoso “Bear nella casa blu” e che ha lavorato già con Meledandri ne “L’era glaciale 2“, affiancato ora da Pierre Coffin, che si era occupato in precedenza solamente del corto “Gary’s Fall“. Una coppia che appare piuttosto azzeccata, il film si presenta bene anche al botteghino italiano, negli Stati Uniti e in Canada “Cattivissimo me” registra un record per l’anno 2010 come film d’animazione che ha incassato di più, secondo solo a “Toy Story 3“. La storia funziona molto bene e tocca tematiche capaci di raggiungere direttamente e semplicemente il cuore del grande pubblico, anche dei più cattivi! Gru è cattivissimo, è capace di cose terribili, ma la sua cattiveria inizia a traballare, in particolare quando arriva qualcuno che riesce a compiere dei furti ben più grandiosi dei suoi: qualcuno che ha rubato la Piramide di Giza in Egitto. Gru però decide di mettere a segno un colpo ben più grosso, vuole rubare la luna e finalmente affermarsi come il più cattivo di tutti i tempi. Ma per fare questo ha bisogno di un finanziamento della banca, che non intende concederglielo, per cui dovrà trovare una strada alternativa. Ad aiutare Gru nell’impresa c’è il suo esercito di giallissimi Minions, monoculari o binoculari, pronti ad aiutarlo in qualunque impresa. Gru capisce presto che per compiere il furto più grande della storia dovrà liberarsi di Vector e recuperare l’arma speciale che gli permetterà di rimpicciolire la luna, e costruire il razzo che lo porti nello spazio a prenderla. Per fare questo Gru si servirà di tre piccole ed adorabili orfanelle, Margo, Edith e Agnes. La presenza delle tre piccole risulterà però ingombrante per Gru e per il suo colossale progetto, ma nonostante la sua celebre cattiveria, l’uomo non potrà che intenerirsi ed affezionarsi alle graziose bambine.
Al doppiaggio originale troviamo Steve Carrell a prestare la voce a Gru, il supervillain per eccellenza, uomo inquietante e frustrato alla ricerca del riscatto definitivo, colpito da diversi flashback riguardanti i suoi sogni d’infanzia. L’infanzia, una parte fondamentale della vita, soprattutto per i sogni che si sceglie di coltivare e che, se non riescono a trovare sbocchi, possono rendere una persona davvero cattiva, proprio come Gru, doppiato in italiano da un deludente Max Giusti, il doppiaggio non rende assolutamente giustizia alla versione originale. Il suo antagonista è Vector, doppiato da Jason Segel nell’originale e da Edoardo Stoppacciaro in italiano. Un inedito nerd che diviene il supervillain per eccellenza dopo il clamoroso furto della piramide. Troviamo poi il dottor Nefario, scienziato troppo anziano per poter essere completamente lucido, ma grande amico ed aiutante di Gru, doppiato da Russell Brand (Nanni Baldini). Julie Andrews invece è la madre di Gru (Manuela Andrei), causa principale della cattiveria del figlio, che attende impaziente che compia il colpo del secolo. Spuntano poi le piccole e dolcissime orfanelle: Margo è la più grande, occhialuta, saggia e matura, fa da piccola mamma e guida le due sorelle minori; Dana invece è un maschiaccio, inseparabile dal suo cappello e divertita dalle cose più disgustose; poi c’è la piccola Agnes, che sogna di incontrare un unicorno e che tra le tre è sicuramente quella che fa più tenerezza, soprattutto per i suoi grandi occhioni capaci di intenerire anche Gru. Agnes, inoltre, ricorda vagamente la piccola e adorabile Boo di “Monsters Inc.” di Pete Docter. Come già detto, a deludere in particolare è il doppiaggio, Max Giusti non aderisce bene al personaggio, che perde perciò di intensità e di “cattiveria”. La storia è resa ancor più divertente dalle scene che vedono protagonisti i Minions, simpatici ed esilaranti esserini gialli dalle voci buffe e dal cuore tenero, capaci di affezionarsi in pochissimo tempo alle tre bambine e di dimostrare la loro fedeltà al perfido Gru. Quest’ultimo non riuscirà a tenere nascosti a lungo i suoi sentimenti, arriverà quindi a capire che un’impresa davvero eroica è quella di riuscire ad avere qualcuno da amare ed amarlo con tutto il cuore. Non importa non aver rubato la luna o esserci riuscito a metà, Gru ha con sè le piccole orfanelle che finalmente hanno un papà che possa leggere loro la favola della buona notte e, con un piccolo sforzo, potrà anche baciarle.
Di contorno un netto contrasto tra il mondo dark di Gru, quasi burtoniano/selickiano a tratti, tra occhiaie e strani oggetti d’arredamento sparsi per casa, (a partire dal divano a forma di coccodrillo all’aspetto spaventoso della casa, che rispecchia la personalità del padrone) e quello esterno, il mondo bianco e arancione dello strampalato ed egocentrico Vector, l’orfanotrofio colorato dove vivono le tre bambine, che in realtà è un posto orrendo. Scene d’azione accompagnate dalla colonna sonora composta da Hans Zimmer, Heitor Pereira e Pharrell Williams. Nella colonna sonora inoltre i titoli di coda sono accompagnati dal brano “My Life“, che nella versione italiana diventa “Tu sei” ed è interpretato da Giorgia. Uno dei fenomeni del 2010 per quanto riguarda il mondo dell’animazione, “Cattivissimo me” è una bella scoperta, realizzata con una buona tecnica, con un 3D che però ancora una volta risulta non essere indispensabile, ma piuttosto superficiale, salvo qualche breve scena. Una storia ben riuscita, con il solito happy ending di rito, se non ci fosse non sarebbe un vero film d’animazione. Scene divertenti e comiche alternate a scene d’azione che si svolgono in cielo, il tutto condito da un’infinita tenerezza, quella delle orfanelle, l’importanza ed il valore degli affetti, sottolineata dalla figura di una madre poco presente e poco interessata ai sogni di un figlio che, una volta cresciuto, riuscirà a cambiare la sua strada per seguire i suoi finalmente nobili sentimenti.