Lele Mora è in condizioni critiche, questo si dice già da tempo, ma nella tarda mattinata di ieri la stampa ha diffuso la notizia del suo tentato suicidio, che fa capire ancor più chiaramente quale sia lo stato d’animo dell’ex agente vip. Il pubblico si divide in due: c’è chi pensa che Mora debba scontare la sua pena in carcere, c’è chi chiede di farlo tornare a casa. Sembra, infatti, che sia molto debilitato, che abbia perso 30 chili e sia su una sedia a rotelle.
Lele Mora ha tentato il suicidio per asfissia, lo ha riferito Eugenio Sarno, segretario generale Uil Pa Penitenziari:
Lele Mora è ristretto nel reparto ‘Nuovi Giunti’ del carcere milanese di Opera, ed era già sottoposto a particolare sorveglianza. Il tentativo è stato posto in essere con dei cerotti, regolarmente detenuti in cella, che Mora ha applicato su naso e bocca. Ovviamente l’intervento dell’agente di sorveglianza è stato efficace ed immediato. Considerate le modalità più che ad un reale tentato suicidio è forse più appropriato riferirsi a un gesto dimostrativo, che non è escluso possa essere stato messo in piedi per attirare l’attenzione sulla sua vicenda processuale.
Già qualche tempo fa, un collasso aveva costretto Lele Mora ad uscire dal carcere per recarsi in ospedale. Mora è recluso dallo scorso 20 giugno nel carcere di Opera, il prossimo 4 gennaio si saprà qualcosa in più sulla richiesta di scarcerazione avanzata dai suoi legali. E proprio questi ultimi si sono lamentati di quanto accaduto nella mattinata di ieri, Luca Giuliante ha commentato:
Siamo furibondi, nessuno dal carcere ci ha avvisato e siamo venuti a sapere del tentato suicidio dalla stampa.
Mora ha patteggiato 4 anni e tre mesi di reclusione, ma a causa delle sue condizioni di salute aveva richiesto di poter scontare il resto della pena ai domiciliari. Fino ad ora il giudice non ha voluto essere clemente, chissà che questo gesto estremo non gli abbia fatto cambiare idea.