Dallo scorso 15 aprile in sala è arrivato anche l’avvincente “Limitless“, opera di Neil Burger, tratto dal romanzo “The Dark Fields” di Alan Glynn. Dopo “The Illusionist“, uscito nel 2006, finalmente Burger torna in sala con un film capace di attirare perfino l’attenzione del popolo italiano, che per lunghissimo tempo ha deciso di dedicarsi interamente alla commedia fatta in casa.
Eddie Morra (Bradley Cooper) è uno scrittore newyorchese in preda ad un blocco creativo, la fidanzata (Abbie Cornish) sta per piantarlo e la sua vita è un vero e proprio disastro. Eddie vive nel disordine più totale, chiuso nella penombra del suo appartamento in attesa che l’ispirazione lo colpisca, ma la sua sorte cambia nel momento in cui incontra il suo ex cognato. Questi gli propone un farmaco di nuova generazione, capace di sbloccare l’80% di potenziale che il cervello umano non è in grado di sfruttare, un vero e proprio prodotto rivoluzionario che Eddie, inizialmente titubante, decide di provare. La pillola si rivela un portento e lo scrittore presto ne diventa schiavo, ma al contempo riesce a dare una svolta radicale alla sua vita: il suo libro nasce in quattro giorni, con una rapidità incredbile, Eddie Morra si prepara alla scalata della società della Grande Mela, in mezzo a squali affamati di scommesse in borsa, il mondo della finanza spalanca le sue porte, ma non tutto è oro quel che luccica. Presto la pseudo-dipendenza di Eddie inizierà a rivelare i suoi effetti collaterali, scatenando anche una catena di eventi pericolosi per il protagonista e per chi gli starà vicino. Durante il suo percorso, in salita verso la vetta, Eddie Morra incontra il magnate finanziario Carl Van Loon (Robert De Niro) che vuole portarlo nel suo regno, approfittando delle sue impressionanti doti. Neil Burger ha confezionato un prodotto che non differisce da molti altri thriller visti sul grande schermo, ma che ha sicuramente un ottimo potenziale e riesce a fare presa sullo spettatore, avvalendosi di una sceneggiatura dinamica che non lascia buchi, opera di Leslie Dixon, e musiche adeguate, che accompagnano perfettamente ogni scena. Cosa fondamentale, poi, è il cast, davvero notevole, che però mette in risalto su tutti il protagonista, il vero fulcro della vicenda, che Burger approfondisce con un’analisi attenta e profonda. Si tratta di Eddie Morra, interpretato dalla star del momento, Bradley Cooper, che si trasforma da scrittore un po’ freak in elegante uomo d’affari con il capello impomatato e che sicuramente si è rivelato una scelta migliore rispetto a Shia LaBeouf, che in ogni sua performance, puntualmente delude. Giunto al vero e proprio successo con “Una notte da leoni” e “The A-Team”, Bradley Cooper ha dimostrato al meglio tutta la sua versatilità, calandosi perfettamente nella parte di Morra, in preda all’eccitazione conferitagli dall’NZT, la pillola magica che consente di fare qualsiasi cosa. “Limitless“, appunto, “Senza limiti” letteralmente tradotto, offre poi dei comprimari di tutto rispetto: si vede per pochissimo la bionda Abbie Cornish, forse non sfruttata a modo, nei panni della fidanzata stanca dei fallimenti di Eddie; poi c’è Robert De Niro, che finalmente, almeno per una piccola parentesi, ha deciso di abbandonare il mondo della commedia, tornando in un ruolo che gli si addice decisamente di più. Intrigante e ben fatto, “Limitless” è un thriller che merita d’esser visto, soprattutto perché punta i riflettori sulle potenzialità della mente umana, che funziona pressappoco con le stesse modalità di un computer dotato di internet. Il termine “Google” dopotutto, viene citato più volte e il riferimento all’era del tecnologico e del digitale è più che obbligatorio, è indispensabile per raccontare una storia che è pura fantascienza, ma che allo stesso tempo riesce a mantenere i piedi ben saldi al suolo.