Mancano pochi giorni ormai alla conclusione della sessantaquattresima edizione del Festival di Cannes, e già circolano le prime indiscrezioni su quello che sarà il programma della sessantottesima Mostra d’arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 31 agosto al 10 settembre 2011. Nominato il presidente di giuria che dovrà raccogliere lo scomodo testimone, corredato da polemiche per lo più gratuite e pretestuose, lasciato da Quentin Tarantino, ovvero Darren Aronofsky (vincitore del Leone d’Oro nel 2008 con “The Wrestler” e che proprio lo scorso anno ha aperto la Mostra con la presentazione in anteprima mondiale del suo “Black Swan” che gli è valso una nomination agli Oscar come miglior regista e ha portato la prestigiosa statuetta in dote alla bravissima Natalie Portman), rivelato il Leone d’Oro alla carriera, vale a dire il poliedrico Marco Bellocchio, probabilmente uno dei più importanti autori del panorama cinematografico italiano contemporaneo, le prime voci relative ai film che saranno presenti in Laguna fanno letteralmente venire l’acquolina in bocca. Tra i papabili presenti, considerati molto probabili se non addirittura certi, spiccano i nomi di Roman Polanski e David Cronenberg. Il regista polacco, dopo l’arresto del settembre del 2009 e l’estradizione negli Stati Uniti negata, dovrebbe (siamo solo a metà maggio e quindi il condizionale è d’obbligo) presentare in concorso “Carnage” adattamento cinematografico del romanzo “God of Carnage” di Yasmin Reza, film che vede protagonisti diverse star hollywoodiane come i premi Oscar Jodie Foster, Kate Winslet e Christoph Waltz, oltre ai candidati all’Oscar John C. Reilly e Matt Dillon. “Carnage” racconta l’incontro che si tramuta rapidamente in scontro tra due coppie di genitori i cui figli sono stati coinvolti in una rissa. David Cronenberg non realizza un film dal 2007, quando presentò a Toronto e non a Venezia, contrariamente a quanto si pensasse, lo splendido “La promessa dell’assassino”. Il regista canadese presenterà un thriller psicologico che chiama in causa niente popo di meno che il padre della psicanalisi, Sigmund Freud. “A dangerous method” è il titolo del nuovo film di Cronenberg che ha per protagonisti Viggo Mortensen (ormai attore feticcio di Cronenberg dopo “A history of violence” e “La promessa dell’assassino”), la candidata all’Oscar Keira Knightley e l’attore tedesco Michael Fassbender (noto soprattutto per la sua interpretazione in “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino). Altro nome forte che potrebbe essere tra i protagonisti della kermesse veneziana è quello di Steven Spielberg che ha in cantiere per la fine dell’anno ben due progetti: il fantasy “Le avventure di Tin Tin – Il segreto dell’unicorno” (il cui trailer è stato presentato in anteprima mondiale durante il Festival di Cannes) e il dramma sulla prima guerra mondiale “War Horses”. Difficile, ma non impossibile che entrambi i film possano trovare posto nel cartellone della Mostra. Più probabile che sia il secondo dei due titoli ad essere mostrato in Laguna. Un aficionado della Mostra del Cinema di Venezia è senz’altro George Clooney, assente lo scorso anno, ma che quasi certamente quest’anno tornerà a calcare il red carpet veneziano. Non è ancora chiaro però per quale film il divo sarà presente: se il suo quarto lungometraggio da regista “The Ides Of March” con Paul Giamatti, Philiph Seymour Hoffman, Marisa Tomei, Ryan Gosling e Evan Rachel Wood (da ricordare che con il suo secondo film da regista “Good night and good luck” Clooney ha vinto l’Osella per la sceneggiatura insieme all’amico e produttore Grant Heslov, oltre a vedere premiato il protagonista della pellicola, David Strathairn con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile) oppure The Descendants di Alexander Payne, di cui Clooney è protagonista. Sempre più insistenti le voci che parlando di una presenza in Laguna di Madonna in veste di regista. Il suo secondo lungometraggio (dopo l’interessante e misconosciuto “Sacro e profano” del 2008) si intitolerà W.E, trasposizione cinematografica della scandalosa storia d’amore tra l’erede al trono d’Inghilterra Edoardo VIII e l’americana Wallis Simpson. Altri titoli che probabilmente vedremo durante il Festival di Venezia sono: “Dark Horse” di Todd Solondz con Mia Farrow, Christopher Walken, Selma Blair e Justin Bartha; “Faust” di Aleksandr Sokurov; “On the road” di Walter Salles; “The Grandmasters” di Wong Kar Wai; “Shame” di Steve McQueen; “Amour” di Michael Haneke. Tra gli italiani si fanno i nomi di Cristina Comencini con “Quando la Notte”, Gianni Amelio con “Il primo uomo”, Emanuele Crialese con “Terraferma” ed Ermanno Olmi con “Il villaggio di cartone”. Foto: 0573news.it; cinematografo.it; vivacinema.it