Il mondo è diviso in due: c’è chi si chiede perché continui ad andare in onda un programma come Miss Italia e chi invece lo guarda con entusiasmo, in fibrillazione per la scelta finale di stasera, che decreterà la nuova reginetta del Paese e, presumibilmente, del Bunga Bunga. Tanto ormai mettere le mani avanti non costa nulla, sembra che tutto sia diventato incredibilmente prevedibile.
Prima di tutto bisogna fare i nostri più cordiali saluti alla dentiera di Fabrizio Frizzi,che ci fa tanto rimpiangere gli sputacchi di Michele Cucuzza ed anzichenò. Nella serata di ieri sono state sterminate ben 30 ragazze, che sulla passerella hanno dimostrato di avere, oltre che poca ciccia, anche poco cervello. Mica è una sorpresa, anche se continuano a sostenere che il livello del concorso si è alzato, ma consentire alle taglia 44 di sfilare non significa necessariamente che queste debbano ricevere impulsi di rilievo dai loro neuroni in collisione. “Fuga di cervelli“, perché? Solitamente con queste semplici paroline si intende dire che ci sono delle intelligenze nel Paese che fuggono da un posto all’altro, il ché non è mai a nostro beneficio. In questo caso significa che i cervelli delle concorrenti (e chissà, ainoi, di quante altre persone in Italia!) se la sono proprio data a gambe, ma a beneficio di nessuno, anche in questo caso. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, a discapito di una nazione che tra un Grande Fratello e un Amici diventa sempre più decerebrata e urlante. Ecco, Miss Italia è una sfilata di ignoranza allo stato puro: donne che piangono per i loro cavalli, che tirano in ballo i classici valori “amore e famiglia” (anche se qualcuno l’amore lo mette all’ultimo posto), qualcuna si chiede come facciano le verdure delle pubblicità a volare, altre invece leggono i quotidiani televisivi (!). Donne che aspirano a fare i magistrati e altre che si sentono mamme perché durante la loro infanzia hanno insegnato a camminare ai fratelli minori, donne che la grammatica ha detto loro addio da tempo immemore ed ormai è solo un lontano, polveroso, ricordo. Donne che raccontano aneddoti imbarazzanti, che sanno fare tutte il risotto e chissà perché le lasagne no (la Knorr quelle istantanee ancora non le ha inventate ma se fate un salto al banco surgelati…). Donne che quest’anno nessuna vuole la pace nel mondo ma chi per il cane, chi per il cavallo, c’è un immenso amore per gli animali, mi chiedo come mai non ci sia stata l’etichetta WWF da affibiare ad una delle deambulanti. Donne che ruzzolano giù per le scale e che guardano il vuoto come se avesse un insolito fascino, donne che si auto-definiscono inutili, che amano di più un papà rispetto a un altro, donne dududu. E non vorrei risultare troppo offensiva, la realtà è che sono loro ad offendere me e tutte quelle come me che magari non hanno una taglia 40 ma che oltre ai “televisivi” leggono i quotidiani di carta, sono in grado di formulare pensieri senza scriverli su un foglietto ripetendoli a memoria e la loro più grande ambizione non è quella di diventare magistrati scosciati. Sì, insomma, quello di Miss Italia è uno spettacolo pietoso, che getta luce su un’Italia che vogliono farci credere nostra, ma che non ci appartiene. Miss Italia è come il circo, dovrebbe essere abolito. Dai, diciamocelo: l’unica cosa bella della serata è stato Lenny Kravitz che cantava in playback, il ché la dice lunga sulla bellezza di questa agonia.