Ci ha fatto prendere davvero un grande spavento: mentre assisteva alla proiezione del film “L’illazione” (pellicola diretta da Lelio Luttazzi e restaurata in occasione della kermesse capitolina) Giuseppe Avati, per tutti Pupi, è stato colto improvvisamente da un malore. Il regista (ma anche sceneggiatore, scrittore e produttore) bolognese è stato trasportato d’urgenza in un ospedale capitolino, dove è stato sottoposto agli accertamenti del caso. Ora possiamo tutti tirare un sospiro di sollievo, dopo che le prime indiscrezioni parlavano addirittura di arresto cardiaco. La défaillance del regista sembra essere dovuta più che altro a un problema di stress (ultimamente si è sottoposto a un massacrante tour de force tra le città di Mosca e New York) e a un affaticamento del cuore (da tempo è infatti cardiopatico). Molto più romantica e nobile la motivazione data da Avati, che ritroviamo in grande stile sul tappeto rosso romano per la presentazione del film “Il cuore grande delle ragazze”: “L’emozione mi ha fregato, vedere il film su Lelio Luttazzi mi ha davvero emozionato e commosso”. Ricordiamo che lo stesso regista emiliano ha realizzato un documentario dal titolo “Il giovanotto matto – Lelio Luttazzi”, dedicato al musicista e presentatore televisivo, originario di Trieste. Nei due giorni trascorsi in ospedale Pupi Avati ha sicuramente potuto testare l’amore dei fan, ma non solo. Sono state centinaia le manifestazioni d’affetto che sono giunte a lui e a sua moglie. Gli auguri di pronta guarigione, insieme a una diagnosi “benevola” ci permettono di ritrovare questo grande personaggio del cinema italiano subito al lavoro. Del resto non avrebbe mancato alla proiezione del suo ultimo film per nulla al mondo. Pupi si è presentato sul red carpet insieme a Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti, protagonisti della pellicola “Il cuore grande delle ragazze” (il film è in concorso al Festival) che vede nel cast anche Andrea Roncato, Gianni Cavina ed Erica Blanc. “Il cuore grande delle ragazze” è ambientato negli anni trenta e racconta di due famiglie: i contadini Vigetti con tre figli, di cui Carlino, ambitissimo dal gentil sesso, e gli Osti, proprietari terrieri con tre figlie, tra cui la bella Francesca. Tra i due ragazzi (interpretati da Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti) nascerà l’amore. Quella di Pupi Avati promette di essere una pellicola a metà strada tra commedia e film romantico. Con quel tocco di autobiografico che non guasta mai (il personaggio di Cremonini è ispirato al vero nonno di Pupi Avati). Una caratteristica che non manca al regista bolognese è il coraggio, soprattutto nella scelta del cast: la bella Francesca sarà interpretata da Micaela Ramazzotti che, dopo un’inizio di carriera non di primissimo piano (“Zora la vampira”,” Vacanze di Natale 2000″, “Commedia sexy”), ha dimostrato con gli anni una maturità inaspettata ottenendo la consacrazione grazie alla splendida interpretazione in “La prima cosa bella” di Paolo Virzì. La vera scommessa di Pupi Avati in questo suo ultimo lavoro, si chiama, però, Cesare Cremonini che vestirà i panni del nonno del regista. Un ruolo da protagonista, impegnativo e delicato per l’ex Lunapop già visto nel film – da dimenticare – “Un amore perfetto”, in cui il cantante bolognese era affiancato da Martina Stella. Immaginare un film di Avati con protagonista Cremonini desta qualche dubbio ma, in realtà, la proiezione per la stampa che si è svolta al Festival del Cinema di Roma sembra dare ragione a Pupi poiché “Il cuore grande delle ragazze” è stato accompagnato da un lungo e fragoroso applauso. In attesa dell’uscita nelle sale del film, prevista per metà novembre, non ci resta che fare un grosso in bocca al lupo a questo intramontabile regista nostrano. Sperando che non ci faccia più prendere questi spaventi.