Non è mai facile trovare l’amore, quello vero, ma a volte basta guardare vicino a noi poiché è già la che ci aspetta. E chissà da quanto tempo. Solo che Ally Darling non lo sa e continua a collezionare ragazzi che dopo la prima notte passata insieme se la svignano alle prime luci dell’alba (e pensare che molto ingegnosamente, mentre loro ancora sono avvolti tra le braccia di Morfeo, lei si avventura in bagno tra spazzole e trucchi ). Senza fretta, perché l’uomo giusto alla fine arriva, Ally si trova casualmente a leggere un articolo che riprende i risultati di un sondaggio secondo cui una donna americana ha in vita mediamente sei uomini. La Darling, dopo un rapido (neanche tanto) conto si accorge di essere già arrivata a quota 19 e decide che il prossimo, il ventesimo, dovrà necessariamente essere quello giusto con cui passare il resto della vita. Peccato che a volte l’alcool faccia brutti scherzi e in seguito a una sbronza si ritroverà a letto con il suo capo (che la stessa mattina l’aveva liquidata). Avendo sparato l’ultima cartuccia resta solo una possibilità: rintracciare, tra Twitter, Facebook, e Google, i suo diciannove ex sperando che tra loro si nasconda il principe azzurro. Ad affiancarla nell’arduo compito c’è Colin, l’aitante vicino di casa, musicista disoccupato e donnaiolo. Una simpatica commedia, quella diretta da Mark Mylod che ha per protagonisti Anna Faris (Scary Movie) e Chris Evans (“Captain America”, “I Fantastici quattro”). “Sex List” (in originale “What’s Yoru Number”) si presenta come una pellicola leggera ma brillante e, soprattutto, non volgare. Evento da festeggiare considerando il tenore dei numerosi film di genere (e Anna Faris lo sa bene). Il titolo può ingannare (in realtà preferiamo quello originale) perché di sessuale in questa opera c’è poco. O meglio si piazza sullo sfondo di una storia d’amore che, in realtà, è intuibile già dai primi minuti. Sì, il film è tutt’altro che originale ma se analizzato con la giusta proporzione e non nutrendo particolari aspettative può finire per coinvolgere. Anche perché la Faris per gli uomini e Evans per le donne (e per gli uomini visto che è considerato una vera icona dalla comunità omosessuale) sono un bel vedere. Non è facile cercare diciannove ex tutti insieme. Anche se nell’era Facebook tutto è reso più semplice e forse quasi “obbligato”. Se poi il fine della ricerca è “incastrare” il mal capitato le disavventure sono assicurate. Soprattutto perché il mondo degli ex della protagonista è composto da: un burattinaio (con cui Anna ha perso la verginità), un ex obeso ora felicemente fidanzato, un “semilord” inglese (con cui la Faris dialoga stile Borat), un ginecologo di Miami (che la riconosce solo “sotto i ferri”), l’assistente di un senatore (che la vorrebbe come copertura poiché negli anni si è scoperto omosessuale) e Jake (Dave Annable), il vero e unico grande amore del passato, ora ricco e scapolo. Ben presto, però, Anna si accorgerà che quello che realmente vuole è essere se stessa e che l’uomo della sua vita non è un semplice numero di una lista. Nel complesso ci sentiamo di consigliare questa commedia con la quale potrete trascorrere una piacevole serata. I due protagonisti, senza strafare, mostrano un notevole feeling tra frecciatine e battute piccanti, nonostante siano in fondo personaggi abbastanza stereotipati: lei con problemi al lavoro alla ricerca dell’uomo giusto, bella ma non sa di esserlo, lui affascinante, musicista (e quindi disoccupato) che ama svegliarsi tardi la mattina e collezionare donne diverse ogni sera. Sia la Faris con “Scary Movie” che Evans con “Non è un’altra stupida commedia americana”, sono avvezzi ai ruoli demenziali ma in questo caso fanno un passo avanti. [starreview tpl=16]