Non c’è alcun dubbio: Meryl Streep è una delle più grandi attrici della storia del cinema e se non fossero bastate le tante conferme arrivate nel corso degli anni, l’ennesima è arrivata con l’ultimo Golden Globes, alla 69esima edizione, per “The Iron Lady“, l’attesissimo film in cui impersona Margaret Thatcher e che arriverà nelle sale italiane il prossimo 27 gennaio. Questa la sinossi:
Margaret Thatcher, ex Primo Ministro britannico, ormai ottantenne, fa colazione nella sua casa in Chester Square, a Londra. Malgrado suo marito Denis sia morto da diversi anni, la decisione di sgombrare finalmente il suo guardaroba risveglia in lei un’enorme ondata di ricordi. Al punto che, proprio mentre si accinge a dare inizio alla sua giornata, Denis le appare, vero come quando era in vita: leale, amorevole e dispettoso.
Lo staff di Margaret manifesta preoccupazione a sua figlia, Carol Thatcher, per l’apparente confusione tra passato e presente dell’anziana donna. Preoccupazione che non fa che aumentare quando, durante la cena che ha organizzato quella sera, Margaret intrattiene i suoi ospiti incantandoli come sempre, ma a un bel momento si distrae rievocando la cena durante la quale conobbe Denis 60 anni prima.
Alla fine della serata, Margaret si ritira nella sua stanza, ma non riesce a prendere sonno. Si alza dal letto e si mette a guardare alcuni vecchi filmini di famiglia, riflettendo sui sacrifici che ha dovuto compiere nella vita privata per perseguire la carriera politica.
Il giorno dopo, Carol convince sua madre a farsi vedere da un dottore. Margaret sostiene di stare benissimo e non rivela al medico che i vividi ricordi dei momenti salienti della sua vita stanno invadendo le sue giornate nelle ore di veglia.
Di ritorno a Chester Square, Margaret lotta contro l’incessante rievocazione del passato. Impacchetta gli effetti personali di Denis e ribadisce la sua autonomia: certo, i ricordi l’accompagneranno sempre, ma ha anche la sua vita nel presente, meno ricca rispetto a prima, ma non meno degna di essere vissuta.
Dietro la macchina da presa troveremo Phyllida Lloyd, che ha confessato il suo interesse nei confronti della figura di Elisabetta I, svelando però che quella di Margaret Thatcher dopo di lei è una delle figure femminili più importanti della Gran Bretagna:
Mi piaceva molto il fatto che la sceneggiatura non fosse un biopic convenzionale. È molto complesso realizzare un film nella forma del biopic: come fai a destreggiarti con un simile catalogo di fatti? Ma questa era una creatura completamente diversa, grazie a una scrittura brillante, in particolare nel descrivere Margaret anziana, per la quale Abi ha creato uno straordinario mondo nel presente, puro frutto della sua immaginazione.
Come anticipato, “The iron lady” non sarà un film convenzionale:
Ho immediatamente capito che non si tratta di un film politico, ma di un film quasi shakespeariano. È la storia di una grande leader, al tempo stesso meravigliosa e imperfetta in tutti i sensi. È una storia sul potere, sul tracollo a causa del potere e sull’epilogo della vita di un individuo che ha condotto un’esistenza traboccante di intensità sul piano professionale che all’improvviso finisce. Ma per molti aspetti è una storia universale, è uno specchiodell’esistenza di ognuno di noi, amplificata dalle dimensioni enormi ed epiche della vita che ha vissuto lei. È la storia di quello che accadrà a tutti noi quando le nostre carriere si concluderanno, quando perderemo le nostre capacità e dovremo affrontare la vecchiaia. Non abbiamo condotto una vita pubblica, importante e sempre in primo piano come la sua,ma comprendiamo tutti le difficoltà con i partner, i famigliari, l’accettazione, l’elaborazione ela rassegnazione, le perdite e i lutti e la necessità di sostenerci reciprocamente nei momentidi bisogno.
Già vista nel trailer in forma più che strepitosa, Meryl Streep ha rivelato cos’ha pensato quando è stata scritturata per la parte di Margaret Thatcher:
Quando Phyllida mi ha detto che avrebbe diretto un film sulla vita di Margaret Thatcher e sulle tematiche della sua leadership, ha immediatamente stuzzicato il mio interesse. Nonsono molte le donne leader e non sono molti i registi interessati a sondare cosa significa peruna donna essere una leader. Riflettere sulle barriere che Margaret Thatcher ha dovuto abbattere per diventare la Premier del Regno Uniti significava entrare nella mente di una donna di fine anni ’70, quando riuscì ad emergere e ad assumere il comando del suo partito. E io non faccio che ripetere alle mie figlie che allora il mondo era molto diverso e che tuttavia alcune cose restano molto simili. È stato interessante seguire le orme di una donna cresciuta durante la Guerra, scoprire la Gran Bretagna del dopoguerra, un periodo di privazioni e di ricostruzione, e vedere questadonna elaborare la propria filosofia e tradurla in pratica formulando soluzioni per quelle che lei considerava delle mancanze nel benessere economico del suo paese. È stato come osservare una persona, casualmente donna, che tenta di risolvere enormi problemi di portata mondiale in un modo del tutto inedito per una donna.
Il 27 gennaio vedremo in sala “The Iron Lady“, quella che la Streep considera una grande opportunità per la sua carriera. Il pubblico italiano sarà dello stesso parere? Lo scopriremo tra qualche giorno, ma intanto rinfrescatevi la memoria con il trailer e qualche foto dal film.
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