Ben tre film del concorso presentati in questa giornata, bagnata da molta pioggia, al Festival di Cannes che si avvicina al giro di boa.
Tre grandi nomi affermati che a Cannes sono ormai di casa: il francese Alain Resnais, l’iraniano Abbas Kiarostami e il coreano Hong Sangsoo.
Il novantenne Alain Resnais (che raggiungerà tale soglia il prossimo 3 giugno) ha presentato “Vous n’avez encore rien vu” (Non avete visto ancora niente), film con Sabine Azema, Pierre Arditi, Anne Consigny e Lambert Wilson. Si tratta di una riflessione sulla vita, la morte, l’immagine e la memoria: il tutto raccontato con i toni della commedia e con epicentro narrativo il teatro. Un affermato autore, Antoine d’Anthac, convoca i suoi attori preferiti, dopo la sua morte, a vedere le riprese del suo ultimo adattamento da “Euridice”. In quella saletta si trovano volti di ieri ed emozioni di oggi: e la ronda della vita riprende a girare.
Il grande regista di “Hiroshima Mon Amour”, “Notte e Nebbia” e “L’anno scorso a Marienbad” torna a Cannes dopo tre anni: nel 2009 aveva presentato infatti il film “Gli amori folli” e la giuria cannense aveva omaggiato il regista con un premio speciale al complesso della carriera.
Questo quanto dichiarato da Alain Resnais nella conferenza stampa di presentazione a Cannes:
Non c’è un collegamento tra questo Vous n’avez encore rien vu e i miei precedenti film, faccio film per me stesso, cercando di non ripetermi. Molti pensano che questa sia un’opera testamento invece è energia. Vorrei che lo spettatore fosse colpito dal plot e poi si abbandonasse a quello che accade nella storia, senza sapere cosa può succedere, come dice il titolo del mio film.
Altro grande nome che con il Festival di Cannes ha una certa familiarità è l’iraniano Abbas Kiarostami. Nel 1997 il regista ha vinto la Palma d’Oro per “Il sapore della ciliegia”, premio vinto in ex aequo con “L’anguilla” di Shohei Imamura. Nel 2010 Kiarostami ha portato a Cannes il film “Copia conforme” che si è aggiudicato il premio per la migliore interpretazione femminile andata a Juliette Binoche.
Il nuovo film di Kiarostami, presentato quest’oggi a Cannes, è “Like someone in love” con Tadashi Okuno, Rin Takanashi, Ryo Case. Il grande maestro iraniano, ormai per scelta sempre più spesso lontano da suo paese fissa una nuova tappa del suo “esilio artistico” in Giappone dopo essere stato in Italia con “Copia conforme”. A Tokyo mette in scena le 24 ore dell’incontro tra un uomo anziano e una giovane che provano a non perdersi nel mare della solitudine.
Grandi applausi per Resnais, grandi applausi per Kiarostami e ottima accoglienza anche per il terzo film del concorso di Cannes 2012 presentato quest’oggi.
Stiamo parlando di “In another country” di Hong Sangsoo con Isabelle Huppert, Yu Junsang, Jung Yumi.
Il regista è ormai annoverato tra i nomi di maggiore spicco del cinema coreano, mentre Isabelle Huppert è un’icona del cinema europeo (ha un piccolo ruolo anche in “Amour” di Michael Haneke, film passato a Cannes proprio ieri) sempre più spesso incuriosita dalla civiltà orientale. Qui incarna una donna che, spaesata e lontano da casa, vive e rivive incontri che possono cambiare la sua vita. Ma la donna è in realtà la proiezione dei fantasmi di una giovane regista che sta progettando un cortometraggio.