Oggi al Festival di Cannes è il giorno di “Sulla strada”, nuovo film di Walter Salles (“I diari della motocicletta”) dal cast corale capitanato da Kristen Stewart, una delle dive più attese e fotografate sulla Croisette.
“Sulla strada” era sicuramente uno dei titoli maggiormente attesi del concorso di questa edizione del Festival di Cannes e ha deluso le aspettative, almeno stando alle reazioni della stampa che ha potuto vedere il film questa mattina.
Pochi applausi, qualche fischio, ma soprattutto una sostanziale freddezza verso un film che viene descritto principalmente come eccessivamente verboso e dal ritmo molto compassato, suscitando parecchia noia tra gli addetti ai lavori presenti a Cannes.
Il film di Salles, quindi, rientra tra le delusioni di questa edizione del Festival di Cannes, insieme a “Lawless” di John Hillcoat e “Killing Them Softly” di Andrew Dominik. Sembra quindi che i film di produzione americana rappresentino il vero punto debole della selezione di quest’anno.
Questa la sinossi ufficiale di “Sulla strada”:
Dopo la morte di suo padre, Sal Paradise (Sam Riley), un giovane scrittore di New York, incontra Dean Moriarty (Garrett Hedlund), un giovane ribelle e pericolosamente seducente. Si “trovano” immediatamente e decisi a non rimanere bloccati in una vita mediocre, Sal e Dean si mettono sulla strada. Con grande sete di libertà, esplorano il mondo e viaggiano per incontrare altre persone e trovare loro stessi.
Il cast di “Sulla strada” comprende Garrett Hedlund (Dean Moriarty), Kristen Stewart (Marylou), Kirsten Dunst (Camille), Sam Riley (Sal Paradise), Viggo Mortensen (Old Bull Lee), Amy Adams (Jane), Tom Sturridge (Allen Ginsberg/Carlo Marx), Steve Buscemi, Terrence Howard (Walter), Alice Braga (Terry) ed Elisabeth Moss (Galatea Dunkel).
“Sulla strada”, prodotto da Francis Ford Coppola, uscirà in Italia il 5 ottobre 2012.
Questo quanto dichiarato da Walter Salles in occasione della conferenza stampa di presentazione del film alla platea di Cannes:
Mi piacerebbe che Sulla strada fosse visto da un pubblico giovane, che si abbandonasse al percorso anche doloroso dei giovani protagonisti che alla fine si interrogano sul senso della loro esistenza e che li spingesse a leggere il libro di Kerouac con la stessa passione con cui l’ho letto io a 17 anni, un’opera di rottura che mi ha segnato. L’impresa era talmente rischiosa che prima ho realizzato un documentario, percorrendo tutti i settemila chilometri descritti minuziosamente nel libro di Kerouac, intervistando quante più persone possibili legate alla beat generation, come Lawrence Ferlinghetti. Il viaggio vagabondo dei due protagonisti è per loro come una scoperta geografica, della vita, del loro corpo, della natura, cercano di trovare la libertà in un contesto, l’America conservativa e puritana del dopoguerra, che va loro stretto. E’ una ricerca ad andare ad ogni tappa sempre più in là per vedere cosa riserva l’orizzonte dopo l’ultima frontiera visitata. Sulla strada è qualcosa di molto contemporaneo. Questo romanzo mi parla in prima persona, ma ho lasciato che facesse lo stesso effetto agli attori, a ciascuno ho detto di essere spontaneo e preparato, così ogni singolo attore ha potuto offrire il proprio feeling con Kerouac.
L’altro film odierno del concorso di Cannes, presentato in doppia proiezione stampa ieri sera e stamattina, è forse quello che ha diviso maggiormente la critica. Si tratta di “Holy Motors” di Leos Carax, regista, attore e critico cinematografico francese.
“Holy Motors” è stato accolto in egual misura da applausi entusiastici e da sonori fischi. Il film riunisce un cast estremamente eterogeneo composto da Eva Mendes, Kylie Minogue, Michel Piccoli e Denis Lavant ed è descritto come un trip allucinato, folle, molto originale e divertente. Uno dei film più curiosi presentati a Cannes, che non è escluso possa rientrare nel Palmares di questa edizione.