“The Amazing Spider-Man” racconta la storia di Peter Parker (Andrew Garfield), abbandonato dai genitori quando era ancora un bambino e cresciuto dagli zii Ben (Martin Sheen) e May (Sally Field). Vessato da un bullo, il ragazzo sentirà ben presto il bisogno di indagare sulla oscura sorte toccata alla sua famiglia e scoprirà, attraverso degli scritti in una vecchia valigia, che il lavoro del padre, svolto insieme al collega di sempre Curt Konnors (Rhys Ifans), era favorito dalla voglia di creare una rivoluzione nell’ambito della rigenerazione delle cellule, in modo particolare attraverso particolari incroci genetici tra specie diverse. Connors lavora alla Oscorp, ed è il mentore della bella stagista Gwen Stacy (Emma Stone), una brillante studentessa figlia del capitano della polizia di New York (Denis Leary), di cui Peter è segretamente innamorato. Proprio in seguito a una visita nella segreta e ipertecnologica Oscorp, Peter Parker sarà morso da un ragno e scoprirà nuovi e incredibili poteri, sviluppando una forza e una agilità fuori dal comune che egli stesso utilizzerà a fin di bene per difendere la città newyorkese dai criminali e da un grosso rettile: il temibile Lizard.
Giudizio sul film
Sono passati cinquant’anni dalla prima apparizione di Spider-Man e due lustri dalla trasposizione cinematografica realizzata da Sam Raimi e interpretata da Tobey Maguire e Kirsten Dunst. Seguirono altri due film per una trilogia di successo, sia economico che di critica con i fan in delirio per le avventure del più celebre uomo mascherato newyorkese. Nonostante la assoluta vicinanza con l’ultimo episodio della saga (“Spider-Man 3” è del 2007), l’Uomo Ragno ricomincia dall’inizio protagonista di un esaltante reboot ad alta definizione diretto da Marc Webb (“500 giorni insieme”).
Sebbene attinga al passato (vedi il rapporto di Peter con lo zio), Webb propone uno Spider-Man innovativo, coraggioso ma allo stesso tempo divertente e scherzoso, decisamente più cupo rispetto ai precedenti cinematografici. La sensazione di déjà vu, soprattutto nella prima parte, è evidente mentre è con l’entrata in scena del nemico Lizard che la pellicola vira bruscamente verso l’action sfrenato con tanto di adrenaliniche e claustrofobiche riprese. Da segnalare il primo incontro ragno vs lucertola con il primo impegnato in acrobatici salvataggi su un ponte newyorkese, che Lizard sceglie per il suo “ingresso” in società.
“The Amazing Spider-Man” risulta essere una pellicosa decisamente più matura, rispetto alla messa in scena di Raimi e meno ancorata alla realtà fumettistica che, sì viene rispettata, ma adattata a una visione cinematografica diversa dove al supereroe si può abbinare un contorno più oscuro, proprio come fatto da Nolan per il suo “Dark Knight”. Spider-Man viene descritto come un vigilante dai media e come un criminale dalle forze dell’ordine per quel lavoro di “pulizia” notturna che, sebbene sia giustificata inizialmente da un istinto vendicativo, si trasforma in una esigenza collettiva di giustizia di cui l’Uomo Ragno è portavoce.
La stessa New York è maturata, non più mero contorno alle pirotecniche battaglie del supereroe contro i suoi nemici ma vera protagonista con il cuore pulsante del popolo pronto a evidenti atti di coraggio per sostenere il loro paladino, come nella commovente esposizione di bracci meccanici sistemati ad altezza grattacielo per permettere all’Uomo Ragno di raggiungere – ferito – il grattacielo della Oscorp.
Commenti finali: il cast
Andrew Garfield è decisamente a suo agio nei “panni” del supereroe, sbruffone ma dedito al sacrificio, supportato da una elegante e sensuale Emma Stone e da comprimaridi valore, da Rhys Ifans a Denis Leary, un altro che la grande mela la conosce bene essendo il protagonista della fortunata serie “Rescue Me”, dove interpreta un Vigile del Fuoco nel post 11 settembre.
Un reboot decisamente convincente.
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