I tanti fan del fumetto giapponese che stanno aspettando con ansia, da quasi dieci anni, che James Cameron si dedichi all’adattamento di “Battle Angel Alita” devono purtroppo abbandonare le loro speranze. Sappiamo infatti che il Re Mida di Hollywood sta attualmente lavorando anima e corpo alla realizzazione dei sequel di “Avatar” e, lo scorso maggio, il regista ha addirittura dichiarato che i film non saranno due come più volte dichiarato, bensì tre, arrivando così a realizzare “Avatar 2“, “Avatar 3” e “Avatar 4“.
Una conferma su questa notizia giunge da una delle protagoniste del film, la regina del genere sci-fi Sigourney Weaver, che ha rivelato alcuni interessanti dettagli sul suo futuro. Al termine della miniserie realizzata per USA Network dal titolo “Political Animals“, l’attrice sposterà le sue attenzioni sui sequel di “Avatar“, che verranno girati contemporaneamente quest’ autunno.
L’attrice infatti si prenderà una piccola pausa dalle telecamere dedicandosi al teatro e alla nuova opera di Christopher Durang che verrà messa in scena al Lincoln Center, poi tornerà a vestire i panni della dottoressa Grace Augustine per queste nuove avventure della ormai annunciata serie “Avatar“.
Attualmente Cameron ha deciso di rifiutare qualche nuova proposta e qualunque incarico che vada oltre “Avatar” e la sua rinomata passione per i documentari. In questo periodo infatti il regista è alle prese con le sceneggiature dei sequel di “Avatar” e allo stesso tempo sta lavorando con il suo reparto tecnico per sviluppare le tecnologie necessarie a girare questi tre attesissimi nuovi episodi.
In “Avatar 2” sembrano comunque certi i ritorni di Sam Worthington e Zoe Saldana, impegnati sul set nei panni dell’ex marine invalido Jake Sully e della Na’vi chiamata Neytiri.
Per chi si fosse perso “Avatar“, vero e proprio cult del panorama fantascientifico che ha rivoluzionato il modo di fare cinema introducendo un incredibile uso della tecnologia 3D, ecco qui di seguito la sinossi ufficiale del film:
Nell’avventura d’azione epico-fantasy intitolata Avatar James Cameron, il regista di Titanic, ci porta in un mondo nuovo e spettacolare al di là di ogni immaginazione, dove un eroe intraprende un viaggio di redenzione, scoperta e amore inatteso, ritrovandosi alla guida di un’eroica battaglia per salvare una intera civiltà.
Il protagonista della storia, Jake Sully (Sam Worthington), è un ex-Marine che è stato ferito e paralizzato dalla vita in giù durante una battaglia sulla Terra. Per poter partecipare al programma Avatar, grazie al quale otterrà un corpo sano, Jake accetta di andare su Pandora, un luogo ricoperto da una lussureggiante foresta pluviale abitata da incredibili forme di vita – alcune bellissime, altre terrificanti. Pandora è anche la casa dei Na’vi, una razza umanoide che vive in quello che noi definiremmo uno stadio primitivo: in realtà sono molto più evoluti degli umani. Alti tre metri e mezzo, la pelle blu, i Na’vi vivono armoniosamente nel loro mondo incontaminato. Ma quando gli umani atterrano su Pandora alla ricerca di minerali di valore, la stessa esistenza dei Na’vi è in pericolo, e le loro abilità di guerrieri si scatenano.
Jake è stato inconsapevolmente arruolato in quella che è una invasione a tutti gli effetti. Visto che gli umani non riescono a respirare l’aria di Pandora, hanno creato geneticamente degli ibridi tra umani e Na’vi, chiamati Avatar. Gli Avatar sono corpi vivi, che respirano e si muovono nel mondo reale, ma sono controllati da controparti umane attraverso una tecnologia che collega la mente ai corpi Avatar. Su Pandora, attraverso il suo corpo Avatar, Jake può nuovamente, e interamente, essere se stesso. Oltretutto, si innamora di una giovane donna Na’vi, Neytiri (Zoe Saldana), la cui bellezza è paragonabile solo alla sua ferocia in battaglia.
Mentre Jake diventa mano a mano parte del clan di Neytiri, si trova diviso tra le forze militari e industriali della Terra, e i Na’vi. Dovrà scegliere verso quale lato stare in una battaglia epica che deciderà il destino di un intero mondo.
Ideato 14 anni fa e realizzato in quattro anni, Avatar sconfina su terreni inesplorati per raccontare una storia totalmente immersiva ed emozionante, reinventando l’esperienza di andare al cinema.