Stando a quanto riporta Deadline, il regista e attore Kenneth Branagh pare intenzionato a tornare a rivestire un doppio ruolo sia davanti che dietro la macchina da presa.
Il regista plurinominato all’Oscar e celebre per i suoi adattamenti shakespeariani (al cinema e a teatro) da tempo ha deciso di dedicarsi ai blockbuster d’autore.
Così dopo aver diretto “Thor” nel 2011, Kenneth Branagh si occuperà del ritorno sul grande schermo di Jack Ryan, il personaggio di Tom Clancy già apparso al cinema in ben cinque film – “Caccia a Ottobre Rosso”, “Giochi di potere”, “Sotto il segno del pericolo” e “Al vertice della tensione” – dove è stato interpretato da Alec Baldwin, Harrison Ford e Ben Affleck.
Kenneth Branagh non si occuperà solo della regia, ma dirigerà se stesso nel ruolo del villain del film.
Chris Pine interpreterà Jack Ryan nel film che racconterà le origini del personaggio, quando era un analista finanziario a Mosca. Branagh sarà invece il suo avversario, Viktor Stazov, un genio della finanza che, con l’aiuto del governo russo, concepisce un piano terroristico per svalutare il dollaro e distruggere così l’economia americana.
Kenneth Branagh non dirigeva se stesso in un film dal 2000, anno di “Pene d’amor perdute”, ennesimo film di Branagh basato su una commedia del suo amato William Shakespeare.
Il reboot di Jack Ryan sarà affidato a Lorenzo di Bonaventura, produttore della saga di “Transformers”. La sceneggiatura è stata scritta, tra gli altri, da Steven Zaillian (“Millennium: Uomini che odiano le donne”, “L’arte di vincere – Moneyball”) e David Koepp (“Jurassic Park”, “Spider-Man”). La data di uscita del film non è ancora stata fissata.
Recentemente abbiamo visto Kenneth Branagh nei panni di Sir Laurence Olivier nel biopic “Marylin” firmato da Simon Curtis. Per questo ruolo Kenneth Branagh è stato candidato all’Oscar come migliore attore non protagonista.
Quella ricevuta quest’anno è stata la quinta nomination all’Oscar per Kenneth Branagh, a ben quindici anni di distanza dalla candidatura come miglior sceneggiatura non originale per il suo sontuoso lavoro svolto in sede di adattamento di “Amleto” di William Shakespeare.