Ridley Scott è un regista che non ha bisogno di presentazioni. I suoi film, la maggior parte al meno, sono riconosciuti come capolavori e, come se non bastasse, alcuni di questi sono entrati a far parte della leggenda. A cominciare da “Alien” per passare per “Blade runner“, “Il gladiatore” ed il recente quanto controverso “Prometheus“, sono tutti film conosciutissimi e discussi, almeno quanto il caratterino del regista.
Dopo l’estate, che ha visto nascere le due fazioni riguardo “Prometheus“, quella di chi è un capolavoro e quella di chi è una schfezza, Ridley Scott ha rotto gli indugi parlando con i ragazzi di Metro riguardo interessanti sviluppi, che riguarderebbero proprio “Prometheus” e l’altro capolavoro della fantascienza, “Blade runner“.
Parlando di possibili sequel, curiosità piuttosto lecita per chi ama i suddetti film, ma ne teme anche lo stravolgimento, il regista ha affermato, con la solita tendenza a tagliare corto:
“Prometheus” si svolge in un universo completamente diverso. Abbiamo un’essere umano (Noomi Rapace), con una testa in una borsa (Michael Fassbender) ancora in funzione, con un quoziente intellettivo di 350. Lui può spiegare a lei come riattaccare la testa al corpo e lei dovrà pensarci a lungo, perché quando la testa è attaccata al corpo, lui è pericoloso.
Alla domanda se è così semplice Ridley Scott ha risposto:
Vorrei che fosse così semplice. Stanno lasciando il “paradiso” per un posto che potrebbe essere ancor più orribile e selvaggio. Chi sono gli Ingegneri?
E qui la conversazione arriva alla parte più interessante. Davvero. Cambiando argomento e spostandosi da “Prometheus” a “Blade runner” e sulle voci di un sequel, Scott è stato molto chiaro:
Non è una voce di corridoio. Sta succedendo davvero. Con Harrison Ford? Non lo sappiamo ancora. E’ troppo vecchio? Ebbene, era un Nexus-6, quindi non sappiamo quanto a lungo possa vivere! (ride). E questo è tutto quello che dirò in questa sede.
Quindi, riassumendo: due dei più bei film di fantascienza di tutti i tempi, che assieme a pochi altri hanno plasmato quella che è l’iconografia fantascientifica moderna, avranno dei seguiti ad opera del loro regista originale, che quindi piuttosto che dei sequel produrrà dei film che saranno un allargamento dell’universo narrativo dei film di partenza. La storia è appena iniziata.