Ve lo anticipiamo e mai come in questo caso l’avviso è obbligatorio: in questo articolo sulla quarta puntata della terza stagione di “The Walking Dead” potrete incontrare spoiler che vi svelino alcuni segreti della trama. In realtà non esagereremo anche a favore di chi non ha ancora potuto vedere la puntata. Iniziamo con il dirvi che se avevamo definito la scorsa puntata “spartiacque” a causa della sottotrama che vede protagonista il Governatore, Merle e i cittadini di Woodbury, in questo caso ci troviamo di fronte a uno degli episodi più drammatici della serie tra nascite, morti e sparizioni.
Trama
La puntata (“Killer Within“) si apre con dei misteriosi eventi che si verificano all’esterno della prigione. Qualcuno sta sfamando un gruppo di zombie tra carcasse di cervi e un “succulento” cuore lasciato all’aperto e utilizzato come esca. Non ci viene svelato il volto del misterioso sabotatore anche se il suo piano avrà ripercussioni drammatiche sul gruppo di Rick. Le reti della recinzione sono state tagliate e alcuni non morti invadono la prigione attaccando violentemente il gruppo che si divide con Hershel che lotta grazie alle stampelle usate come armi, Rick e Daryl che si troveranno faccia a faccia con un nuovo detenuto, T-Dog ferito in fuga con Carol, e Lori che si ritrova insieme a Maggie e Carl rinchiusa in un angusto spazio del penitenziario e ormai prossima al parto. Al caos della prigione viene messo in contrasto il calmo paesaggio di Woodbury dove Michonne e Andrea sembrano ai ferri corti con la prima che intende ripartire il prima possibile (non si fida del Governatore) e la seconda che vede invece in quella cittadina la speranza per un futuro migliore lontano dai morti viventi.
Giudizio sull’episodio
“Killer Within” è tra gli episodi più shockanti di “The Walking Dead” perché arriva come un fulmine a ciel sereno su quel carcere che appare ormai come un posto sicuro, ripulito dagli zombie e dagli ex detenuti. La tensione viene tenuta viva e il disagio è palpabile quando a circa metà episodio Carl si trova a dover assistere Maggie e la madre in un parto improvvisato in condizioni umane e mediche improponibili. Lori perde molto sangue e si abbandona a un lungo e commovente discorso che lascia presagire quale sarà la sua sorte. L’orrore viene lasciato, però, fuori scena con lo spettatore costretto ad immaginare la sorte della donna. Sicuramente non si tratta di “cortesia cinematografica” poiché è difficile sfuggire alla violenza di The Walking Dead che saluta uno dei protagonisti più longevi, quel T-Dog che nonostante tutto non è mai riuscito a fare breccia nel cuore dei fan. Il ragazzone in un estremo atto di coraggio salva Carol e viene letteralmente mangiato vivo. Volendo essere crudeli potremmo dire che mai avevamo visto T-Dog così presente nel cuore dell’azione durante queste tre stagioni e ironia della sorte il ritrovato coraggio lo ha condotto a una morte atroce.
A Woodbury, come detto, è invece calma piatta con il Governatore impegnato a convincere Andrea (da lui individuata come più manipolabile rispetto alla guerriera Michonne) e dissuadere Merle sempre più convinto di poter ritrovare il fratello Daryl.
Rispetto alla precedente puntata “The Walking Dead” ritorna al vecchio e fortunato canovaccio riproponendoci una lotta estrema per la sopravvivenza e costringendo il gruppo all’ennesima perdita. A questo punto aspettiamo tutti il primo incontro tra i due leader Rick e Governatore e annessi “delfini” Daryl e Merle separati dopo l’epidemia zombie che ha distrutto l’umanità e ormai vicini alla réunion famigliare.
Voto alla puntata
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